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"Felice per il rinvio, triste per il dramma"

Baby Pilato: "Un vantaggio per me i Giochi più in là. Ma è tutto così terribile..."

"Felice per il rinvio, triste per il dramma"

Se i trentenni soffrono il rinvio olimpico, quelli che hanno la metà degli anni potrebbero invece avvantaggiarsene. È il caso di Benedetta Pilato: la nuotatrice tarantina ai Mondiali coreani della scorsa estate si è presa l'argento iridato nei 50 rana da esordiente assoluta, alla tenera età di 14 anni e 6 mesi, record di precocità per un azzurra e meglio persino di Federica Pellegrini. Si pensava che la pugliese, catapultata tra i grandi della vasca, fosse planata in terra coreana soltanto per imparare e invece ha finito per batterle tutte (tranne una). Che sorpresa! A tal punto che il presidente della Repubblica Mattarella, quando la Pilato e gli azzurri medagliati salirono al Quirinale, si rammaricò di non aver visto la sua gara: «Ma vedo che i capelli son tornati dello stesso colore adesso» dichiarò riferendosi alla tinta giallonera dei capelli, il goliardico pegno che pagano le matricole.

Dopo l'argento mondiale, però, è piombato un notevole interesse su questo baby-fenomeno, che nel frattempo alla collezione ha aggiunto un oro e un argento europei in vasca corta. «Ma sono gli altri che mi mettono fretta, io resto tranquilla», precisa Benedetta, che continua ad allenarsi nella sua Taranto anche se l'Aniene punta su di lei per farla diventare una nuova Pellegrini, pur nuotando uno stile diverso. Ma i genitori si sono opposti a un suo trasferimento a Roma, perché, ci racconta papà Salvatore, che lavora nella Marina e che l'ha portata in piscina, «non bisogna metterle pressione, anzi sono più gli addetti ai lavori a parlare di Olimpiadi, mentre noi la viviamo con molta tranquillità. Lei ha un'età in cui deve avere obiettivi alla portata».

Come quello di migliorare sui cento. «Da dicembre a maggio - rivela Benedetta - io e il mio allenatore Vito d'Onghia abbiamo lavorato su questa distanza, penso che qualcosa cambierà rispetto agli assoluti. Ma io sono piccina, la vivo con serenità, e poi quello che è successo ai mondiali mi ha fatto capire che non ho esperienza, perché la mia è stata una gara con tante pecche e imperfezioni. Il rinvio dei Giochi? Quando l'ho saputo mi stavo allenando Sul rinvio posso dire che se da una parte ero contenta, perché avrò un anno in più per prepararmi, dall'altra no perché la situazione nel mondo è drammatica. Ma ora sono focalizzata sugli Europei di Budapest (programmati per ora dal 16 agosto), per capire a che punto sono. L'Olimpiade del prossimo anno, invece, è qualcosa in più». Com'è la scuola ai tempi del Coronavirus? «Frequento il 2° anno del liceo scientifico Maria Pia. Mi piacciono le materie scientifiche, al contrario di storia dell'arte e della scuola da casa, ma almeno con le mie amiche ci sentiamo su Facetime. Che ragazza sono? Sono solare, ma anche se sembro forte, sono sensibile. Difetti? Sono molto permalosa». Alla sua età, la lituana Meilutyte ha vinto l'oro olimpico nella rana. «Mi fa impressione. Ma noi due abbiamo caratteristiche diverse, lei è un mostro.

Io sono Benedetta».

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