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Ferrari beccata in zone grigie dopo i sospetti zero vittorie...

Ferrari beccata in zone grigie dopo i sospetti zero vittorie...

L a Ferrari non si è fatta beccare con le mani nella marmellata, ma non può neppure cancellare il sospetto di essersene fatta una bella scorpacciata. È questo quanto emerge dal comunicato con cui la Federazione Internazionale dell'Automobile ha risposto all'aggressione delle sette alleate: «Le estensive ed approfondite indagini condotte durante la stagione 2019 hanno sollevato il sospetto che la power unit Ferrari potesse non operare nei limiti delle normative FIA in ogni momento. La Scuderia Ferrari però si è opposta fermamente a questi sospetti, ribadendo che la sua power unit funzionava sempre nel rispetto delle normative recita il comunicato - La FIA non era pienamente soddisfatta, ma ha valutato che ulteriori azioni non avrebbero necessariamente portato ad una conclusione del caso a causa della complessità della questione e dell'impossibilità materiale a fornire la prova inequivocabile di una violazione».

Le regole sono così complicate che anche chi deve farle rispettare non è in grado di farlo. Ma non scopriamo certo oggi che la Formula 1 è uno sport pieno di zone grigie dove i più bravi e i furbi riescono a navigare senza farsi beccare. C'è chi (come la Brawn) ha vinto un mondiale interpretando le regole a modo suo. C'è chi (come la Mercedes) bruciava olio come una friggitrice. La storia della F1 è piena di furbetti. Si è sempre detto che chi interpreta meglio le aree grigie del regolamento spesso vince. Per una volta la Ferrari c'è riuscita. Ha vinto le sue tre gare, poi è stata beccata, ma nessuno può sostenere che abbia barato. Anzi, a Maranello sono convinti della loro interpretazione. Peccato che da Austin in poi la Ferrari non abbia più vinto e che proprio ieri Binotto abbia scritto una lettera ai suoi ragazzi spiegando perché in Australia continuerà a non vincere.

Uno fa due più due e gli viene in mente una frase di Verstappen: «Non vincono più perché hanno smesso di barare».

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