Sport

Ferrari F8 Tributo, omaggio al super motore più premiato

Muso a delta, ancora più aerodinamica e 3.9 litri che sprigionano 720 cv. Esagerata ma anche domabile

Cesare Gasparri Zezza

Maranello (Mo) Una giuria di giornalisti internazionali lo eletto come il miglior motore al mondo, inoltre è considerato il numero uno degli ultimi 20 anni: si tratta del V8 di casa Ferrari. Per festeggiare questa collezione di attestati, mai riuscita ad altri, la Casa di Maranello ha voluto portare l'importante traguardo nella storia, conferendo all'erede della 488 GTB il nome di F8 Tributo. La nostra prova inizia alla pista di Fiorano, davanti alle finestre di quello che fu il quartier generale del Drake. E noi ci immaginiamo Enzo Ferrari, con i suoi occhiali scuri, fissarci mentre prendiamo conoscenza con l'ultima supercar disegnata dal Centro Stile diretto da Flavio Manzoni.

La nuova berlinetta a 2 posti e motore centrale-posteriore ha un nuovo muso a delta, che ricorda la prua di un multiscafo, fari a Led ancora più sottili e nuove prese d'aria (aerodinamica più efficiente del 10% e più deportante del 15%). Al posteriore rivediamo alcune vetture iconiche: la moderna GTO, la F355. Sotto il lunotto posteriore trasparente, che richiama quello della F40, l'ultima evoluzione del pluripremiato V8 biturbo 3.9 capace di erogare 720 cv, 50 in più del modello precedente (potenza specifica record di 185 cv/litro), numeri che lo rendono il motore più prestazionale di sempre per una Ferrari non serie speciale.

Il colore della carrozzeria, per una volta, è diverso da quel Rossocorsa a cui siamo abituati. La F8 Tributo della nostra prova è blu, come il cielo di una giornata di mezza estate. Zaino e trolley li stipiamo nel comodo baule anteriore, volendo ci sarebbe ancora molto spazio, più di quello che servirebbe a una coppia per un weekend. Questa Ferrari dalle prestazioni esagerate, vuole essere una vettura adrenalinica, ma anche una carrozza romantica per gite fuoriporta.

I sedili sono stati stilisticamente aggiornati e ogni componente di plancia, pannelli porta e tunnel ridisegnati. Contagiri in evidenza e con un volante più piccolo rispetto alla 488; nuovi i comandi di ultima generazione, tutti a portata di «dito».

Con il manettino, impostiamo la (novità) modalità: Ferrari Dynamic Enhancer+. Le qualità di guida vengono esaltate da un feeling pilota-vettura senza uguali. Per il passeggero, un nuovo schermo touchscreen a colori da 7 sviluppato orizzontalmente permette di tenere sotto controllo forza «G», velocità, marcia e navigatore.

Quando viene voglia di esagerare, scaliamo la marcia, gas deciso e i sistemi di sicurezza attivi ci consentono una leggera scodata. Facile, comunque, da riprendere con un po' di controsterzo e il sistema Side Slip Control, che migliora l'abilità del pilota a gestire la guida al limite. Il cambio a 7 marce a doppia frizione è perfetto. Ferrari è riuscita ancora una volta a stupire.

E sulla F8 Tributo (236mila euro) ha portato lusso e comodità in una vettura scalpitante da altissime prestazioni in pista, ma anche capace di procedere «al passo» sulle strade di tutti i giorni.

Commenti