Date una macchina a questo ragazzo! Il grido di battaglia dei tifosi ferraristi è finalmente stato ascoltato. E il ragazzo ha fatto la sua magia riportando la Ferrari in pole nel gran premio più glamour dell'anno. A dire la verità una pole con il botto in più di settant'anni di storia della Formula 1 non si era mai vista. Non è come vincere alla lotteria e perdere il biglietto, ma almeno come saper di aver vinto e non riuscire a trovare il tagliando vincente. Prima di festeggiare devi aspettare. E pregare. Esattamente come ha fatto Charles Leclerc mentre i suoi meccanici travestiti da angeli custodi gli smontavano il cambio per verificare che non fosse danneggiato dopo la botta rimediata alle Piscine, là dove anche Verstappen nel 2018 era andato a sbattere il sabato mattina. I primi esami hanno detto che il cambio e ok, ma la Ferrari darà una risposta definitiva solo stamattina. Si resta insomma con il fiato sospeso. Perché sostituire il cambio vorrebbe dire perdere 5 posizioni, che a Monaco equivarrebbe a dire addio alla vittoria.
La botta nel suo secondo tentativo in Q3 non cancella l'impresa che aveva ottenuto nel primo tentativo quando dopo un'esitazione alla prima curva aveva messo insieme due settori perfetti lasciando Verstappen a 0230 e Bottas a 0255. Per non parlare di Hamilton, settimo e preoccupatissimo a 0749. La pole ferrarista, la prima dopo un anno e 6 mesi, è figlia della grande prestazione del ragazzo che su queste strade passava con lo scuolabus per andare a lezione, ma anche di una Ferrari decisamente in palla sulle curve lente quando più dei cavalli serve una grande trazione. Le prestazioni ottenute nell'ultimo settore a Barcellona avevano indicato la via, aperto la porta ai sogni. I tempi di giovedì avevano confermato. Nell'ora più adrenalinica ed entusiasmante della stagione (chi vuole la mini gara del sabato ci pensi su) è arrivato il sigillo in carta bollata. Charles perfetto e Carlos in seconda fila a 0263 dal compagno, ma con una piva lunga così.
Il crash di Leclerc ha impedito a Verstappen di completare un giro cominciato benissimo con un fucsia (miglior tempo) nel primo parziale. Max ci stava provando dopo aver scaldato anche lui le gomme con un giro in più come avevano fatto i ferraristi nel primo tentativo. Non è comunque detto che avrebbe ottenuto la pole, perché il vantaggio non era poi così grande (18438 contro il suo 18472 del primo tentativo) e Charles, già nel suo giro record, aveva costruito la differenza nel secondo e nel terzo settore. E non è da sottovalutare neppure il fatto che anche Bottas e Sainz si stavano migliorando e magari sarebbe riuscito a uno di loro il colpo di saltare in prima fila. Le bandiere rosse hanno lasciato Charles in pole a una manciata di secondi dalla fine.
Un episodio che solo un pazzo potrebbe paragonare a quello in cui i commissari penalizzarono Schumacher per aver fermato la sua Ferrari in pista dopo aver ottenuto il miglior tempo. Partire davanti oggi vuol dire molto. Anche perché lui non deve puntare al campionato. Il sogno probabilmente può continuare.
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