TorinoNella Sala Rossa del Comune di Torino, dove ieri si è tenuto il sorteggio del primo turno di Coppa Davis tra Italia e Croazia, Fabio Fognini non è comparso: è rimasto in albergo, vittima di un rialzo febbrile. «Io però non voglio pensare che non ce la faccia - ha commentato Corrado Barazzutti, capitano azzurro -. Se poi le sue condizioni non migliorassero, è pronto Lorenzi». Con tutto il rispetto, non sarebbe la stessa cosa pur se il trentunenne romano non rappresenterebbe un salto nel vuoto: «Fognini, quando è ispirato, può giocare davvero molto bene», ha detto ieri Marin Cilic, ovvero il numero uno croato (12 al mondo) che il sorteggio ha abbinato proprio al ligure nel match che oggi (ore 14, diretta tv su Supertennis) inaugurerà la sfida. A seguire scenderanno poi in campo Seppi e Dodig, ovvero il nostro numero uno (18 nel ranking Atp) e il loro numero due (59): finire in parità la prima giornata è l'obiettivo minimo.
L'Italia non vince un match nel tabellone principale di Davis dal 1998 e non vorrebbe sprecare l'occasione contro una formazione tutto sommato alla portata: «Se i pronostici non ci vedono battuti in partenza, significa che tutta la squadra è parecchio cresciuta - è il parere di Barazzutti -. Sappiamo di potercela fare e ci trasmette fiducia anche il fatto che ai recenti Australian Open Seppi abbia battuto proprio Cilic».
«Contro di lui avevo perso i tre incontri precedenti - ha spiegato l'altoatesino - e per il morale di tutti è stata una gran cosa che io abbia vinto. Però lì si giocava sul duro, qui cambia tutto». A Torino, nel PalaVela olimpico di solito destinato al ghiaccio (12.000 biglietti venduti), si giocherà sulla terra rossa che rappresenta comunque la casa azzurra per eccellenza.
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