Si fa presto a dire rivoluzione. Dopo l'eliminazione agli ottavi di Champions con il Marsiglia, la tentazione di sbaraccare tutto è forte. Ma quanto costerebbe a Moratti? Almeno un centinaio di milioni tra ingaggi e costo dei cartellini.
«Troppo - spiega Andrea D'Amico, uno dei più noti agenti Fifa in Italia -. Capisco tifosi e opinionisti, ma le riflessioni vanno fatte a freddo, senza fretta».
Insomma, niente rivoluzione?
«Nel calcio non si cambia mai tutto in una volta. E l'Inter non è così allo sbando come si dice. Con il Marsiglia avrebbe meritato di vincere ed entrare nelle otto più forti d'Europa. Semmai serve un progetto concordato tra società e allenatore e l'innesto di qualche pedina. Penso che Branca e Ausilio siano già al lavoro per questo…».
Partiamo dall'allenatore, si parla tanto di Villas Boas, per cui Abramovich ha versato 15 milioni di euro in estate, pentendosene poi…
«Tecnico giovane, che conosce già l'ambiente Inter, avendo accompagnato Mourinho al suo primo anno in Italia. Però alla sua prima esperienza in una big, il Chelsea, ha deluso profondamente. Guadagna tanto e non credo sia l'uomo giusto per far ripartire una squadra. Io guarderei in Italia, piuttosto».
Tipo?
«Francesco Guidolin. Uno degli allenatori più bravi che ci siano in circolazione».
Abbiamo il tecnico, restano da scegliere i giocatori…
«Azzeccare un paio di acquisti può cambiare le sorti di una squadra. Ma nessuno ha la sfera di cristallo. Lo stesso Mourinho fece spendere 20 e passa milioni a Moratti per Quaresma. Mentre gente come Samuel, Lucio, Cambiasso è arrivata in nerazzurro in sconto. L'Inter dovrebbe tornare a indovinare operazioni così».
Facciamo qualche nome: Lavezzi affascina molto…
«E costa 32 milioni di euro. Mica bruscolini, anche se l'Inter è stata in corsa per Tevez in inverno, dunque Moratti non ha perso la voglia di buttarsi in investimenti importanti. Il Pocho sarebbe un grande acquisto e farebbe bene a Milano».
Cedere o non cedere Sneijder?
«L'olandese è un giocatore di classe, ma fossi in Moratti prenderei in considerazione eventuali offerte, puntando a fare cassa. Bisogna però considerare le possibili alternative sul mercato».
La scorsa estate Sneijder veniva valutato almeno 35 milioni…
«Beh, ora il prezzo sarà calato di qualche milione. Però con i soldi della sua cessione si può finanziare un buon mercato di prospettiva».
Chi potrebbe raccogliere la sua eredità?
«Ci sono tanti giovani pronti a esplodere in una big. Io punterei su Giovinco, che ha talento ed è un ragazzo serio. Poi per completare il reparto si potrebbe pensare anche a Palacio, visti i buoni rapporti con il Genoa».
Il centrocampo è il reparto più logoro?
«È come un bel palazzo che ha bisogno di un restauro. E il discorso vale per tutta l'Inter. Non saprei, così su due piedi, fare un nome per il mercato, Ma si può trovare anche a poco».
Finiamo con la difesa…
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