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La follia di De Rossi blocca la Roma a Genova

Il capitano schiaffeggia Lapadula in area: rosso e rigore. E i giallorossi frenano la rincorsa

La follia di De Rossi blocca la Roma a Genova

Genova - La Roma di Eusebio Di Francesco si arena al Luigi Ferraris di Genova contro i rossoblù di Davide Ballardini. Le mani sul terzo posto virtuale mollano la presa e sono destinate a scivolare nei tasconi del cappotto del mister abruzzese; l'unica mano che rimane sotto i riflettori è quella di Daniele De Rossi, stampata sul volto di Lapadula durante un far west in area giallorossa. Dalla follia di Capitan Futuro scaturisce il rigore del pari che frena la corsa dei capitolini e regala emozioni a pioggia, dopo un primo tempo avaro di sussulti. Per decretare il penalty e mandare l'ex mediano della Nazionale sotto la doccia è stato ancora una volta decisivo il Var, le immagini non lasciano scampo a dubbi di sorta: De Rossi schiaffeggia l'ex attaccante del Milan in area di rigore e le conseguenze non possono che essere le più esiziali. Massima punizione trasformata di potenza da Lapadula, che risponde così al destro luciferino di El Shaarawy, e parità ristabilita.

È il 70'. Da questo momento in poi si apre un'altra partita con il Genoa che, forte della superiorità numerica e della situazione contestuale, crede alla possibilità di ribaltare le sorti della gara e distruggere i sogni di gloria di Nainggolan e compagni. I giallorossi non ci stanno, vogliono tornare a casa con il bottino pieno, ma la conclusione di Dzeko dalla distanza non trova lo specchio della porta, mentre il tocco ravvicinato di Strootman si stampa sull'incrocio dei pali a Perin battuto.

Nel convulso finale succede di tutto e Lapadula si divora letteralmente il gol che avrebbe mandato in visibilio Marassi, calciando sui cartelloni, a tu per tu con Alisson. All'ultimo respiro il piazzato di Kolarov finisce sui piedi del neoentrato Schick, dopo la sponda di Defrel, ma Perin blocca a terra, chiudendo virtualmente la contesa. Finisce così, con la rincorsa della Roma che si interrompe a Marassi e i giallorossi che sono costretti a guardare la schiena di chi, sino a qui, ha saputo fare meglio e dimostrato maggior continuità. Negli spogliatoi infuria il processo a De Rossi, santificato dai media e dall'opinione pubblica dopo la sfida con la Svezia e demonizzato oggi dopo la sberla rifilata a Lapadula. «Chiedo scusa, le immagini sono brutte ma ho trovato quello che si è buttato...», ha detto De Rossi a Roma Tv. Di Francesco chiude la questione: «Daniele ha sbagliato, punto e basta, ma ha anche già chiesto scusa per il suo errore. Quando ne parleremo gli darò una sculacciata da buon papà».

Ubi maior.

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