«Francesco mostruoso. È stato vicino al Milan... Xavi di più»

«Francesco mostruoso. È stato vicino al Milan... Xavi di più»

Mostruoso. Forse è questo l'aggettivo giusto per dimensionare Francesco Totti e i suoi gol che sono un film girato attraverso diverse epoche calcistiche e con la collaborazione di tantissimi allenatori nella parte di registi. Mostruoso è l'aggettivo scelto da Adriano Galliani per certificare l'impresa del capitano della Roma salito al fianco di Gunnar Nordhal, 225 gol e adesso pronto a dare la caccia al record di Silvio Piola. «Ho sempre il rammarico che se il mio amico Andriy Shevchenko non avesse voluto andare via, probabilmente avrebbe superato questi numeri» la chiosa del vice-presidente vicario. Che ebbe Francesco Totti sul taccuino del Milan. «Ma da ragazzino, non invece nel recente passato» la didascalia che offre il destro invece per riconfermare un grande affare sfumato per un curioso... scambio di persona. Già perché, sul finire degli anni '90, sempre Galliani fu a un passo dall'acquisto di Hernandez Xavi, uno dei tre tenori del Barcellona. «Xavi è stato più vicino al Milan di Totti: c'era già pronto il contratto da firmare. Ma io trattavo con il papà del giocatore e non avevo capito che dovevo trattare con la mamma» il dettaglio firmato dallo stesso Galliani.
Che a questo punto può godersi la rimontona del Milan, senza farsi illusioni sul secondo posto ancora lontano 5 punti, «non faccio tabelle». Anzi fissando l'inizio del nuovo corso fissato addirittura nella notte della sconfitta contro la Lazio a Roma. «Stiamo facendo un girone straordinario e sono convinto che tutto è cominciato negli ultimi venti minuti di Lazio-Milan: stavamo perdendo 3 a 0, abbiamo cominciato a giocare a calcio e finì 3 a 2. In un girone abbiamo raccolto la bellezza di 41 punti contro i 37 della Juve e i 34 del Napoli, una media altissima» la contabilità rossonera che non chiude la pratica di calcio-mercato. È di ieri infatti un altro prolungamento di contratto, firmato da Bryan Cristante, centrocampista, in coincidenza con il suo 18esimo compleanno (scadenza prevista fino a giugno 2018). «Gli ho augurato di fare come Kakà che in sei anni di Milan ha firmato sei contratti o come El Shaarawy che in tre anni ne ha già siglati tre» il dettaglio fornito dal vice-Berlusconi.

Il quale ora può allontanare il rinnovo contrattuale di Allegri («è al riparo da qualsiasi burrasca»), fare il punto sui rapporti personali con Ibrahimovic («da quando è andato al Psg non l'ho più sentito...») e chiudere con la pazza idea che comincia a circolare a Milanello. Pazzini-Balotelli ed El Shaarawy possono giocare insieme? «Chiedete al mister» se la cava Galliani che forse è il primo ad accarezzare il progetto.

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