Da Gabbiadini a Buffon in Europa per dimenticare

Il Napoli senza Milik non riesce a cambiare gioco La Juve va al minimo e si interroga sul portiere

Da Gabbiadini a Buffon in Europa per dimenticare

Adesso c'è l'Europa con le sue coppe. Putropppo. Viste le premesse, le ultime di casa nostra, meglio sarebbe una gita fuori porta. Juventus e Napoli non stanno benissimo, anzi nemmeno bene. Sarri Maurizio ha problemi mille, senza un attaccante vero non ha voluto cambiare disegno di gioco pensando che Gabbiadini potesse, o possa ancora, ricoprire il ruolo di prima punta. Risultato: Gabbiadini nella polvere e Napoli ai carboni. Sarri garantisce di avere visto miglioramenti, la considerazione aumenta la rabbia dei tifosi del ciuccio. Allegri raccoglie il massimo con il minino indispensabile, la sua Juventus gioca male, anzi è la peggiore edizione degli ultimi cinque anni, lenta, scontata, fa tornare alla mente periodi stracchi e anonimi ma stavolta c'è Dybala a rimediare all'abulia della comitiva.

Milik, assentissimo e Dybala presentissimo, confermano che la qualità del singolo rimedia al kamasutra degli allenatori che si avvitano su parole e schemi. Ma, a Torino, il caso vero riguarda Buffon che, dopo la papera di Italia-Spagna, aveva preannunciato una pausa di riflessione: «Se dovesse ripetersi allora dovrei incominciare a preoccuparmi». Si è ripetuta, dunque Buffon incominci a preoccuparsi e così i dirigenti della Juventus. I tifosi tutelano il capitano, ma se sbagliare è umano perseverare è diabolico, le due gaffe sono un cattivo segnale, anche perché Buffon è impegnato dovunque e comunque, tra premiazioni, celebrazioni, interviste e la porta, non quella di casa, sembra allargarsi troppo. Da escludere che Allegri pensi a sostituirlo con Neto ma a Lione, in Champions, non sarà gita enogastronomica. Il tecnico ricorrerà alla squadra-tipo lasciando gli esperimenti nel sito di Vinovo. Se Buffon non è tranquillo, non è un robot, potrebbe essere il primo a chiamarsi fuori, per una pausa di riposo, ma non è questo il momento.

Fatta eccezione per la Roma, gratificata dalle sciocchezze del Napoli e impegnata contro l'Austria Vienna all'Olimpico, le altre di coppa, Fiorentina e Inter, non promettono una settimana di euforia. Pareggino toscano contro l'Atalanta, la trasferta in Repubblica Ceca non dovrebbe spaventare, lo Slovan Liberec è quattordicesimo in classifica ma tutto è imprevedibile con il club dei Della Valle. Piuttosto è l'Inter a mattere paura a se stessa.

Oltre al caso Icardi che scrive libri mai letti dai suoi dirigenti, non dico i cinesi, si dovrebbe affrontare anche il problema del portiere perché, come Buffon, anche Handanovic ci mette del suo e l'impegno di Europa league contro il Southampton diventa una stazione con un bivio: o si finisce sul binario morto o ci si rimette in moto ma con una marcia meno presuntuosa.

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