Galliani: "Ibra e Thiago? Al 99,9% restano al Milan"

Il Barça: «Per Thiago niente aste». Colpo Juve: presi Isla e Asamoah

Galliani: "Ibra e Thiago?  Al 99,9% restano al Milan"

Sembrerebbe che l’unica abilità riconosciuta a Nasser Al-Khelaifi sia quella di essersi procurato un cugino come lo sceicco Mansour, quello del City. In realtà Nasser Al-Khelaifi, presidente del Paris Saint Germain, ha agganci a una spanna dal paradiso, primo braccio destro del munifico Tamin bin Hamad Al-Thani, 32 anni, attualmente principe ma molto presto re assoluto del Qatar. Primo braccio destro di Tamin perché il munifico ne possiede diversi per potersi dedicare alla conquista del mondo e sollevare tutti i potenti che si genuflettono davanti al suo tesoro di circa 40 miliardi di euro. Il suo ingresso nel calcio è stata una passeggiata, intanto la Qatar foundation in cambio di 166 milioni ha scardinato l’etica blaugrana che esponeva una maglia senza sponsor, poi si è presa il Malaga prima del Paris Saint Germain con 18 acquisti nell’ultima sessione di mercato per un totale di oltre 106 milioni. Giusto per farsi un’idea, prima dell’avvento di Tamin e la carica di Nasser a presidente del club, il Psg galleggiava sui 10 milioni a stagione. Adesso sono i parigini a giocare alle figurine e sono quasi tutte ex serie A: Sirigu, Pastore, Sissoko, Maxwell, Motta, Menez, il direttore sportivo Leonardo, l’allenatore Ancelotti, il direttore generale Jean Claude Blanc, c’hanno provato con Pato e ci riproveranno con Maicon. All’ultimo arrivato Ezequiel Lavezzi, il sultano spedirà cariolate di viaggi gratis Parigi-Baires sugli aerei della Fly Emirates, un appartamento ai Champs Elysees e un secondo in zona stadio a Saint Germain, una card per le spesuccie, ticket vari per restaurant, trasporti urbani e viaggi su rotaie, più una serie di bonus per le ferie. E soldi ne arrivano anche a Diego, il fratello di Ezequiel, presidente del Coronel Aguirre, la prima squadra argentina del Pocho, che dal trasferimento al Psg riceverà circa 250mila euro come premio di formazione. La gente si chiede come mai tutti i bravi giocatori non vadano a fare le figurine al Psg: come minimo giocano la Champions fino all’arrivo della loro vecchiaia calcistica, se va male vincono solo il campionato e la coppa di Francia, il sultano li ricopre d’oro e comunque si sistemano a Parigi, sempre meglio di Machackala dove Samuel Eto’o sta organizzando un’evasione da circa dodici mesi.

Cosa sono per Nasser e il suo futuro re Tamin quei 40 milioni che ballano per Ibra? L’unica controindicazione è l’ingaggio dello svedese che attualmente gira sugli 11,5 a stagione. Le indiscrezioni parlano di un triennale da 9 milioni che gli allungherebbe l’ingaggio ma con un compenso annuo inferiore all’attuale. Insomma c’è ancora tanto da limare conoscendo il fido Mino Raiola che mai accetterebbe una riduzione degli emolumenti. Ma per il Milan sarebbe perfetto, l’addio di Ibrahimovic abbatterebbe la vetta del monte ingaggi e bloccherebbe quello di Thiago Silva garantendo quella promessa di una sola cessione eccellente a stagione. Il procuratore dice di non saperne nulla, quindi vuol dire che si sta trattando e Galliani è atteso a Parigi per la finale degli internazionali di tennis al Roland Garros. E comunque questa fantastica avventura mediatica che sta vivendo il Milan è ancora tutta da scrivere con l’Ad rossonero che appena sbarcato a Malpensa da Tunisi ha dato le ultime notizie: «Ibrahimovic e Thiago Silva al 99,9 per cento resteranno al Milan». Da registrare poi il passo indietro del Barcellona su Thiago: «La nostra offerta è 30 milioni, oltre non si va, niente aste».

Il resto del mercato ruota soprattutto attorno al tentativo della Juventus di tesserare l’olandese Robin Van Persie. Se l’offerta del City di 12 milioni a stagione è reale, il discorso è chiuso. Più aperto quello per Edinson Cavani che resta prima scelta per l’attacco, ma qui occorre muoversi in punta di piedi e attendere prima l’esito dell’incontro dell’uruguaiano con Aurelio De Laurentiis. La Juve con un blitz ha chiuso per Asamoah e Isla, 15 milioni all’Udinese per la comproprietà dei due giocatori. I dispetti con l’Inter però continuano, sembra che Branca proprio in questi giorni fosse riuscito a chiudere per il talento del Pescara Verratti, operazione saltata per l’ingresso della Juve che si è messa di traverso.

Se Lucio trova l’accordo con il Fenerbahce, Matias Silvestre può vestire nerazzurro, l’Inter ha offerto 5 milioni e due comproprietà, Zamparini ne vuole una e 8 milioni cash. C’è un addio annunciato, quello di Luis Figo: lo ha chiamato Josè al Madrid.

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