Milan, Galliani: "Ricorreremo in ogni sede"

I rossoneri non si fermeranno. La lega: "Discriminazione territoriale, norma da cambiare". Platini: "Espressione che non conoscevo"

Milan, Galliani: "Ricorreremo in ogni sede"

Il Milan non farà discriminazioni nel ricorso contro la decisione del giudice sportivo di far giocare la sfida contro l'Udinese a porte chiuse a causa dei cori dei tifosi rossoneri in Juve-Milan che, secondo i collaboratori della procura federale, erano espressione della famigerata “discriminazione territoriale” («parola che ho imparato adesso», dice Michel Platini come per sgomberare il campo da responsabilità Uefa nella vicenda). Infatti Adriano Galliani si dice pronto a «ricorrere in ogni sede possibile». Quindi se la giustizia sportiva dovesse respingere il ricorso, con ogni probabilità il Milan si rivolgerebbe ad altri tribunali. Inutile ipotizzare sedi (civile, penale…) o tipo di azioni (denunce contro ignoti). «Senza entrare nello specifico – spiega Galliani - dico “in tutte le sedi” come mi ha consigliato l'avvocato Cantamessa». Lo stesso che gli ha anche detto che «mi danno punizioni eterne se dico quello che penso…». La rabbia è ancora tutta da smaltire, ma c'è la consapevolezza che l'argomento vada affrontato seriamente: «Gli incidenti sono diminuiti molto, i nuovi stadi garantiscono un contributo positivo in questo senso. Bisogna trovare le contromisure e la sede giusta che è il Consiglio federale».

E proprio alla Federcalcio è indirizzata la lettera spedita ieri da Maurizio Beretta e firmata dai venti presidenti di Lega frutto di un'unione d'intenti improvvisamente ritrovata dalle società. «Abbiamo chiesto formalmente la revisione della norma sulla discriminazione territoriale – ha spiegato Beretta -. La chiusura completa dello stadio è grave e negativa. Va ripensata anche valutando l'impegno dei singoli club». Il numero uno di Via Rosellini sintetizza così la posizione della Lega: «È molto chiara e ragionevole: bisogna avere un sistema sanzionatorio che vada contro le minoranze delle tifoserie che si macchiano di questi gesti e a favore della maggioranza di persone che condivide i valori dello sport; altrimenti si rischia di dare voce ai ricatti». Questo non significa azzerare le sanzioni ma scongiurare il pericolo di «consegnare le chiavi dello stadio e del campionato a piccole minoranze» ha aggiunto Beretta. In sintonia Abete: «Ne parleremo nel prossimo consiglio federale. Bisogna cercare di tarare meglio le pene. Ci sono anche offese che non sono da considerare discriminazioni territoriali. Ma cerchiamo di non essere ridicoli nel far passare offese triviali per goliardia».

Parole che possono far sperare il Milan, ottimismo che Galliani ostenta quando si parla di campionato. «Nulla è compromesso, la squadra saprà ritrovare la retta via. L'obiettivo è entrare nei primi tre che non significa arrivare terzi». Galliani è consapevole della situazione: «Sono silenzioso? Senza risultati nel calcio bisogna stare zitti… L'unica classifica che conta è quella finale poi trarremo le conclusioni, vale per tutti». Quindi anche per Max Allegri, nonostante siano tornate le voci “sinistre” sulla sua panchina. Galliani non ci casca: «Dopo otto giornate l'anno scorso ci davano in B…». Poi è arrivato Balotelli. Da Coverciano ieri hanno rassicurato sulle sue condizioni: «Ho sentito il giocatore, gli esami hanno escluso lesioni muscolari».

E dopo la sosta il destino del Milan dipenderà molto da lui. L'anno scorso fu decisivo nella rimonta da Champions. Arrivò a gennaio e prese per mano la squadra. Ora dal mercato invernale si attendono rinforzi soprattutto in quella difesa non da Milan con tredici gol subiti. Galliani va in dribbling: «Qualcuno arriverà».
Sicuramente più facile dopo il rinnovo della partnership con Adidas, ufficializzato ieri a Milanello. Un accordo fino al 2023 da 18 milioni di euro, che potrebbero lievitare a 20 con gli eventuali bonus. La prima firma nel 1998 da qui il logo che richiama a un binomio infinito.

Una risposta alla recente firma Inter-Nike e una mossa per anticipare la Juventus, che dal 2015 potrebbe legarsi alla casa tedesca. Il Milan insegue in campionato ma stacca tutti nella classifica della maglia più ricca.

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