Genoa choc, 14 positivi. E adesso il campionato trema davvero per il virus

Dopo Perin e Schone sono risultati positivi altri giocatori e membri dello staff rossoblù

Genoa choc, 14 positivi. E adesso il campionato trema davvero per il virus

Il campionato appena cominciato rischia di finire subito. Un altro lockdown aleggia sulla serie A dopo che ieri il Genoa ha comunicato di avere tra le sue fila 14 tesserati positivi al Coronavirus. Sabato, alla vigilia della trasferta contro il Napoli, il portiere Perin e il centrocampista Schone erano risultati positivi al Covid. Il doppio giro di tamponi a cui era stato sottoposto tutto lo staff rossoblù aveva invece dato esito negativo e così la squadra era partita regolarmente, anche se all'ultimo minuto, per Napoli dove poi ha perso per 6-0. Ieri, i nuovi accertamenti hanno invece evidenziato un altissimo numero di contagi, tra cui almeno 8 giocatori e i restanti appartenenti allo staff tecnico. «La Società ha attivato tutte le procedure previste dal protocollo in vigore e informato le Autorità per le procedure correlate. Il Club fornirà aggiornamenti», spiega il Genoa in un comunicato che getta nel panico l'intera serie A.

Immediatamente infatti è scattato l'allarme anche in casa Napoli con tutti i membri della squadra e dello staff che sono stati sottoposti a tampone. E ora inevitabilmente diventa a forte rischio la partita del prossimo weekend tra Torino e Genoa, ma anche il big match tra la Juve e i partenopei. La normativa dell'Uefa al riguardo prevede che per poter scendere in campo, al netto dell'esito negativo dei tamponi per il resto del gruppo, una società debba disporre di almeno 13 elementi, altrimenti salta tutto e si attende che i positivi tornino negativi. In Italia una norma precisa non esiste, ci rifacciamo a quella dell'Uefa e al buonsenso. Chiaro che, al netto dei freddi numeri, una qualsiasi partita in cui una squadra non possa contare su 3, 6 o addirittura 14 giocatori sarebbe completamente falsata. Come in Brasile, dove il Flamengo, con 19 positivi, ha schierato l'under 20 (pareggiando 1-1 col Palmeiras). Senza pensare al rischio a catena di contagi che potrebbero interessare tutte le squadre del nostro campionato.

Un allarme concreto, che va ben oltre le possibili regole di distanziamento, gli isolamenti fiduciari e i tamponi più o meno celeri e ripetuti che sono stati oggetto di scontro tra Figc e Comitato tecnico scientifico e le normative Uefa. Il rischio di un nuovo stop al campionato non è solo teorico. E in caso di prosecuzione invece, assistere a partite rinviate, falsate e a uno spettacolo fortemente ridotto potrebbe essere presto realtà. Anche perché il numero dei contagi a livello nazionale continua a fare paura. Pure in serie A. Dopo un giocatore del Torino, Ibrahimovic e Duarte, proprio a Genova c'è un altro caso eccellente.

L'attaccante Keita Balde, nuovo acquisto ancora non ufficiale della Sampdoria, al termine delle visite mediche cui si è sottoposto ieri con la società blucerchiata è risultato debolmente positivo al Covid ed è stato posto in isolamento fiduciario in attesa di ulteriori accertamenti, La buona notizia, in questo caso, è che Keita non ha avuto contatti con la squadra escludendo quindi il rischio di contagio di gruppo. Fatto sta che la gioia del pallone che rotola lascia già spazio all'ansia di un nuovo stop. Dopo appena due giornate.

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