Germania uber alles. Alla fine, come da previsione, la coppa del Mondo finisce nelle mani dei tedeschi. Ma dopo una combattutissima partita con un'agguerrita Argentina che cede ai tedeschi solo al 113esimo minuto.
Ventesima finale di una serie che ha visto, pur con una flessione nelle ultime edizioni, sempre una buona messe di reti, con ben 70 segnature nelle 19 precedenti occasioni per una media ragguardevole vicino alle 3,7 reti. Germania favorita per gli addetti ai lavori, ma Messi ed Higuain fanno paura a tutti in uno stadio che vede una preponderanza, complice il sostegno dei Brasiliani, di tifosi per la squadra di Low. Squadre che arrivano alla finale con un percorso simile e che testimonia quanto questo approdo sia, per entrambe, assolutamente meritato. Entrambe vincitrici del proprio girone i Tedeschi arrivano all'atto Finale del "Mondiale dei Mondiali" forti di 4 vittorie e 2 pareggi (considerando lo 0-0 nei minuti regolamentari con l'Algeria), 17 le reti realizzate e 4 subite nei 6 match. Ruolino simile nei numeri per l'Albiceleste con 4 vittorie nei 90 minuti e due pareggi, 8 le reti segnate e solo 3 quelle subite. In equilibrio anche i precedenti confronti, perchè se è vero che l'Argentina prevale nel computo complessivo con 9 vittorie 5 pareggi e solo 6 sconfitte nei 20 confronti, altrettanto vero che dominano i Tedeschi relativamente ai confronti Mondiali con 4 affermazioni teutoniche, un pareggio ed una sudamericana, anche se in occasione di una Finale, nel 1986 quando si impose per 3-2- Nell'altra, nel 90', rivincita tedesca con il rigore di Brehme.
Squadre in campo con qualche assenza di lusso. Se non sorprende il forfait di De Maria che, nonostante le staminali, recupera solo per la panchina, fa rumore l'assenza di Khedira, tra i migliori nel match stellare contro il Brasile, al cui posto il giovane Kramer, obiettivo di mercato del Napoli di De Laurentiis. Regolarmente al suo posto, invece, Hummels con Boateng nel pacchetto centrale a protezione di Neur, ai loro lati i consueti Lahm e Howedes. In mezzo Kroos, Schweinsteiger e Kramer, davanti ancora Klose, boa centrale, per un attacco che vede anche Ozil e Muller. Dall'altra parte la sorprendente difesa delle ultime giornate, con Romero, davanti a cui si muovono da destra a sinistra Zabaleta, De Michelis, Garay e Rojo. Centrocampo il cui architrave è il solito Mascherano, con la riconferma di Biglia ed Enzo Perez al posto di De Maria. In avanti nella speranza che Messi faccia il Messi, gli idoli del San Paolo, passati e attuali, Lavezzi e Higuain
Si inizia e dopo soli due minuti interessante punizione dal limite per la squadra di Low, su atterramento di Muller da parte di Rojo. Kroos cerca più la potenza che la precisione e palla sulla barriera.
Risposta immediata dell'Argentina che sulla battuta stessa, aggredisce in contropiede con palla interessante per Higuain che defilato incrocia con pallone che attraversa l'intera area pericolosamente. Otto minuti ed è Messi ad andare via in velocità ad Hummels che una volta recuperato si vede ancora aggirato dal talento blaugrana sul cui cross è bravo Boateng a vigilare a centro area.
Tenta di entrare centralmente la Germania ma, rispetto al Brasile, la difesa albiceleste mostra ben altra solidità e per una Germania che rimbalza sul muro sudamericano, sono ancora gli uomini di Sabela a farsi pericolosi. Al 10' è Zabaleta a centrare non trovando nessuno pronto all'appuntamento; un minuto ed è Biglia a concludere trovando la respinta in extremis di un Tedesco.
Per assistere alla prima occasione della Germania, occorre attendere il 13'. Palla a Lahm che ha il tempo di alzare la testa e centrare, perfetto inserimento di Klose con bravo De Michelis a impedire al centravanti laziale l'impatto vincente. Attaccante biancoceleste cercato con insistenza dai suoi ed è proprio in una di queste occasioni che, sull'out destro, Krmaer su un passaggio filtrante per lui, entra a contatto involontario con Garay che lo mette ko. Centrocampista del Borussia M'bach che appare intontito, pur provando a rientrare
21' è palla goal colossale per gli uomini di Sabella. Erroraccio di Kroos che di testa effettua un retropassaggio, pallone per Higuain in perfetta solitudine, ma il Pepita sul rimbalzo del pallone spara clamorosamente fuori.
29' ed ancora protagonista Higuain. Germania ancora che si fa trovare ancora scoperta, palla sulla destra per Lavezzi, bravo a centrare per el Pepita che irrompe trovando la rete. Esultanza del Napoletano, ma rete annullata correttamente per una leggera posizione di off-side di due Argentini.
Scampato il pericolo Germania che deve rinunciare a Kramer ancora intontito dal contrasto con Garay, dentro Schurrle per una formazione ancora più offensiva, con Ozil arretrato in mezzo al campo.
34' ed Howedes segue il compagno Schweinsteiger nel tabellino dei cattivi per un brutto intervento su Zabaleta. Tedeschi in difficoltà di fronte alla velocità argentina, nella quale Lavezzi sta disputando un grande match.
Germania che si fa faticosamente vedere con Muller, sul cui servizio indietro Schurrle obbliga ad una non facile respinta Romero, nonostante l'arbitro avesse fischiato per la posizione di un Ozil che copriva l'estremo argentino.
39' in un match in cui l'Argentina sta sicuramente sorprendendo si accende la Pulce. Ennesima penetrazione in area dalla destra, fenomeno catalano che aggira d'esterno Neur ma il pallone viene respinto sulla linea da un provvidenziale Boateng.
Più Argentina ma Germania che esce fuori nel finale. Prima è Kroos, al termine di una buona azione a concludere fiacco per la parata agevole di Romero, poi è ancora Klose di poco in ritardo su un insidioso traversone di Lahm, ma l'occasione pià importante per l'undici teutonico arriva in piena zona Cesarini.
45' su corner Howedes irrompe come un ariete ed è palo pieno, sulla respinta palla che rimbalza su un Tedesco e giusta segnalazione di Rizzoli per un fuorigioco corretto. Sulla prima conclusione dell'esterno (adattato) se il pallone fosse entrato, rete regolare.
Ultima emozione di una prima frazione di gioco, nonostante il risultato, divertente. Bene l'Argentina che, nel complesso, vincerebbe ai punti e protagonista di almeno un paio di occasioni importanti, oltre ad esibire la consueta solidità offensiva. Assenza di Khedira e Tedeschi più impacciati e timorosi del consueto, con la squadra di Low pericolosissima all'ultimo istante con un palo pieno ma efficace solo su calci da fermo.
Squadre che rientrano dagli spogliatoi e sorprende l'assenza di Lavezzi, probabilmente il migliore dei suoi, per l'inserimento di Aguero. Cambio discutibile ma è l'Argentina a partire forte, pima con un Higuain colto di centimetri in fuorigioco, poi al 2' con Messi che lanciato in profondità entra in area e conclude incredibilmente fuori a Neur battuto. Argentina che ora sfrutta i lanci lunghi e difesa teutonica in difficoltà palese sulle ripartenza argentine. 50' e su bel ponte di Aguero che va in cielo, palla svirgolata da Higuain che tenta la conclusione al volo.
Argentina che fa paura quando attacca e si difende con ordine, squadra di Low non in una delle sue serate migliori.
57' e su ennesimo lancio, uscita spericolata di pugno di Neur per anticipare Higuain. Fallo fischiato al Napoletano, quando, invece, non c'era nessun intervento falloso di Higuain, ugualmente non corrette le proteste argentine con un portiere tedesco uscito regolarmente al limite.
Germania che esce dal guscio con due potenziali occasioni da rete. Al 69' è Klose a colpire di testa ma conclusione docile per Romero, tre minuti è bell'imbucata di Schurrle per l'inserimento di Ozil che perde il tempo per la battuta. Due minuti e a cavallo del 20, Argentina che trova il pareggio in fatto di cartellini gialli, interventi di Mascherano e Aguero, puniti entrambi da Rizzoli.
71' ed ancora Schurrle, dopo una serie di rimpalli, a perdere il tempo per la battuta. Quattro minuti ed un abulico Messi ad accendersi e tentare il replay del goal con l'iran. Pulce che si accentra tiro a giro e palla a lato. Sabella si gioca la carta Palacio, esce un buon Messi.
37' e nuovamente palla interessante per Kroos. Bella percussione di Ozil, palla per il neo madrilista che, come nel primo tempo, conclude di piattone, questa volta non trovando neppure la porta.
Ancora due cambi per il match, il ct dell'Albiceleste si gioca il terzo cambio, sostituendo uno spento Perez con Gago. Low lo segue di lì a poco richiamando Klose per l'inserimento di Gotze. Non capita più nulla con la terza finale di seguito che vedrà l'appendice dei supplementari
Supplementari che partono a bomba, un minuto e botta di Schurrle (che avrebbe potuto far ben di meglio) per la respinta a mani aperte di Romero; ribaltamento di fronte e su ennesimo contropiede sudamericano, Boateng e Hummels costretti agli straordinari.
E' al 7', però, che si registra l'occasione più pericolosa. Bravo il solito Rojo a sventagliare per Palacio, buca l'intervento Hummels e l'attaccante nerazzurro, complice uno stop rivedibile, cerca di anticipare Neur in uscita, pallone di poco fuori con Boateng a vigilare sulla traiettoria della sfera. Stanchezza che affiora senza che capiti più nulla di particolare. Germania stabilmente in avanti, ma scarsamente pericolosa, Argentini pericolosi in contropiede e che, con Palacio, sbagliano la terza occasione limpida da rete. Si va al secondo supplementare.
Seconda frazione che si apre con un intervento discutibile di Aguero su Schweinsteiger. Centrocampista tedesco che perde sangue ed è costretto momentaneamente ad uscire.
Squadre sulle gambe e quando nessuno se lo aspetta, il goal che deciderà la finale. Se ne va sull'out sinistro Schurrle, difensori ad inseguirlo senza impedirne il cross e centrali albiceleste, nell'unica occasione del match in ritardo, palla a Gotze, sino a quel momento assolutamente inesistente, che stoppa di petto e conclude al volo, battendo Romero in uscita 1-0
Shock Argentina che prova con la forza della disperazione una risposta ma prima Neur esce da par suo al limite per anticipare Rojo, poi è Messi a colpire di testa un cross lento con palla alta, controllata dall'estremo tedesco.
Due minuti di recupero e a pochi secondi dal termine, Schweinsteiger atterra Messi ai 30 metri. La Pulce, come sempre, invece di centrarla, tenta l'ennesima conclusione personale, battendo a rete, con pallone incredibilmente alto. Finisce così, con Messi che deve attendere ancora non poco per essere il nuovo Maradona.
Coppa, come da pronostici, alla Germania per una vittoria meritata guardando all'intero Torneo. Questa sera, però, con meno imprecisione non avrebbe fatto scandalo vedere la squadra di Sabella in cima al Mondo. Deludono Muller e Messi, con l'unica differenza che il Tedesco, anche nelle serate no, gioca sempre di squadra, la Pulce, pur giocatore straordinario, però mai.
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