L a palla di neve che ha provocato la valanga è caduta la notte del derby. Quella volta il Milan di Gattuso, che viaggiava col vento in poppa immaginando addirittura di mettere sotto attacco il secondo posto del Napoli, non ha perso solo una sfida decisiva. Sono avvenuti, in sequenza, fatti che hanno provocato a Milanello prima smarrimento e poi un corto circuito complessivo. E i risultati sono qui davanti agli occhi di tutti: 1) un punto in 3 partite come non accadeva dal dicembre del 2017 quando Gattuso raccolse l'eredità sciagurata di Montella rifacendo la preparazione; 2) cinque gol subiti nelle ultime 3 partite come era accaduto addirittura in tre mesi, dal 22 dicembre al 17 marzo. Cosa ha provocato questo allarmante tracollo? Il derby con le sue conseguenze. Perché da quel momento Gattuso si è innervosito per alcune osservazioni tecniche provenienti dalla società, i molti nazionali (a cominciare da Paquetà e Kessiè) invece di recuperare salute sono andati con le rispettive selezioni a giocare e a viaggiare. Infine Rino si è lasciato convincere dall'idea di cambiare modulo per rendere più efficace la fase offensiva. Nell'ultima serata, contro l'Udinese, sono saltati i dispositivi difensivi che così bene avevano retto all'urto della concorrenza. Quel gol del pari di Lasagna subito in contropiede da calcio d'angolo in zona d'attacco ne è stata la plastica dimostrazione. Poi, a complicare definitivamente il quadro, gli infortuni dalle gravi conseguenze: Donnarumma insulto al flessore, Paquetà distorsione di 2° grado alla caviglia, fuori un mesetto ciascuno, solo Suso (pestone) e forse Kessiè (infiammazione al ginocchio sinistro) sono recuperabili per la Juve. Per la prima volta Gattuso ha ammesso il deficit fisico, al pari di un clima interno («paura») che si giustifica anche con il cambio di pedine e di sistema di gioco. Per il vero solo la coppia Cutrone-Piatek ha funzionato secondo gradimento e necessità apparecchiando un paio di occasioni (la seconda sfruttata dal polacco) che hanno fatto pensare d'aver scollinato la crisetta.
E invece nella ripresa s'è aperta una voragine ed è venuta giù l'Udinese con Fofana e Okaka che hanno schiantato mezzo Milan sulla corsa. A questo punto è spuntato il pessimismo cosmico intorno al Milan e a Gattuso, preso di mira tutte le volte che perde o pareggia una partita. E col pessimismo cosmico c'è solo il rischio di arrivare ottavi.
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