Giovinco & C., se lo stipendio vale più dei titoli

Ingaggio da 10 milioni per la Formica atomica. Ma Pellè in Cina lo batte: 16 milioni l'anno

Marcello Di Dio

Quando i calciatori preferiscono far lievitare il conto corrente alla qualità. In tanti hanno accettato la chiamata cinese, araba, russa o americana, qualcuno a fine carriera giusto per tirare su ancora qualche soldino. L'ultimo caso in ordine di tempo è quello di Sebastian Giovinco, il cui soprannome Formica Atomica - visto il conto in banca - non è più solo legato alle sue caratteristiche: un fantasista di bassa statura e fisico minuto, dotato di grande agilità e tecnica.

Dopo una lunga gavetta nelle giovanili della Juve e 5 campionati in A con la maglia bianconera, inframmezzata da qualche stagione in provincia tra Empoli e Parma e 23 presenze in azzurro (con il secondo posto a Euro 2012 e un gol in Confederations Cup, ma anche una convocazione nell'ottobre scorso dell'attuale ct Mancini), Giovinco ha deciso nel 2015 di emigrare in Canada, a Toronto. Il primo club non statunitense della Major League Soccer ha messo sul piatto un'offerta da 7,1 milioni di dollari a stagione, irrinunciabile per il numero 10. Diventato in breve tempo leader del gruppo, idolo dei tifosi e capocannoniere della Mls. Due anni più tardi ha guidato il Toronto a uno storico treble (Coppa del Canada, campionato e Coppa Mls) e condotto la squadra alla finale di Champions League centroamericana.

Quattro anni bellissimi e ben remunerati, ma con il contratto in scadenza Seb ha deciso di cambiare aria non appena è arrivata un'altra offerta monstre. Altro continente (l'Asia), altro calcio (ricchissimo e sempre alla ricerca di giocatori italiani), ma soprattutto un assegno da 10 milioni di euro, per di più in un campionato meno impegnativo. Così Giovinco ha firmato con l'Al-Hilal di Riad, il club più vincente dei paesi arabi e attuale capolista della Saudi Pro League che lo corteggiava da fine ottobre. «Non ci sono più barriere, Giovinco ormai è il pioniere del nuovo calcio mondiale senza frontiere», così il manager Andrea D'Amico, artefice dell'operazione.

La firma sul contratto è arrivata a Los Angeles, dove Giovinco stava disputando la pre-season con i canadesi. Un contratto di tre anni e mezzo che lo ha fatto diventare il secondo calciatore di casa nostra più pagato. Irraggiungibile, in tal senso, Graziano Pellè: 16 i milioni che ha strappato ai cinesi dello Shandong Luneng.

Dopo quel rigore sbagliato a Euro 2016 le cui immagini fanno ancora il giro del web e la stretta di mano rifiutata all'allora ct azzurro Ventura che lo sostituì nella partita contro la Spagna, nessuno si sarebbe mai aspettato tanto. Invece eccolo lì, con la bellissima modella ungherese Viky Varga al suo fianco. I soldi sicuramente non fanno il palmares, ma il richiamo è troppo grande. Se te li offrono, difficile dire di no...

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