Giro d'Italia

Giro, un ascesso ferma Basso

La "corsa rosa" perde un leader. "L'avevo preparato davvero bene. Wiggins o Nibali possono vincerlo, ma il podio era alla mia portata"

Giro, un ascesso ferma Basso

Vedi Napoli e poi te ne torni a casa: con il morale sotto i pedali e le pive nel sacco. Niente Giro per Ivan Basso (nella foto). Per il varesino, due volte vincitore della corsa rosa, il Giro finisce prima ancora d'incominciare. «Era andato tutto per il verso giusto, senza neanche un intoppo - ci ha raccontato il varesino ieri pomeriggio, prima di imbarcarsi da Napoli per tornare a casa -. Poi, nell'ultima settimana è successo di tutto e il colpo di grazia è stata questa infezione che non mi permette neanche di stare seduto in bici».
A 48 ore dal via da Napoli dell'edizione numero 96 della «corsa più dura del mondo, nel paese più bello del mondo» Ivan Basso è costretto ad issare bandiera bianca. La causa è un dolorosissimo quanto fastidioso ascesso perineale.

«Avevo preparato questo Giro con il solito scrupolo e la solita passione, sapevo che non sarei partito per competere con Wiggins o Nibali, ma un posto sul podio secondo me era alla mia portata». Dopo un immediato consulto con il medico sociale della Cannondale, il dottor Roberto Corsetti, Basso è stato sottoposto ad una visita specialistica presso la Clinica MultiMedica di Castellanza (Varese), prima di partire per Napoli e raggiungere a Caserta la squadra. L'esito ha immediatamente escluso patologie serie.
Per tutta la giornata di ieri il corridore, seguendo le direttive del dottor Corsetti, ha messo in atto tutte le procedure terapeutiche (antibioticoterapia locale e sistemica, farmaci antinfiammatori e antiedemigeni, eccetera). La situazione clinica è stata oggetto di continuo monitoraggio fino al consulto serale all'hotel di Caserta.
Ieri mattina, al risveglio, dopo un'ulteriore valutazione della lesione è emersa la totale impossibilità di Basso a pedalare durante i prossimi giorni. Basso, che è rientrato a casa nel pomeriggio di ieri, si sottoporrà già oggi ad esami specialistici clinici e strumentali per meglio definire l'origine della formazione ascessuale e la più corretta impostazione terapeutica.

«Andrò all'ospedale San Raffaele di Milano, e vedremo se incidere o no - ci ha spiegato Basso -, ma in realtà so che questo problema purtroppo si risolve soltanto con un intervento chirurgico. A questo punto non mi resta altro che guarire e fare il tifo per i miei compagni di squadra.

Chi vincerà il Giro? Io spero un'italiano, ma Wiggins mi sembra nettamente favorito».

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