Il Giro d'Italia di Nibali finisce in una buca. "Io non mi arrendo..."

Il siciliano cade in allenamento: polso rotto. Oggi si opera: "Farò l'impossibile per esserci"

Il Giro d'Italia di Nibali finisce in una buca. "Io non mi arrendo..."

Una banalissima buca, che gli fa perdere il controllo della bicicletta e probabilmente anche il Giro d'Italia. Brutto colpo per Vincenzo Nibali, in tutti i sensi. Sia per il polso che questa mattina dovrà essere operato, sia per il morale di un atleta non più giovanissimo che non avrà ancora molte occasioni per togliersi soddisfazioni in sella ad una bicicletta. Ma la reazione è immediata, da campione: «Faccio fatica a trovare le parole per descrivere l'enorme dispiacere che provo. Ma questo è il verdetto che devo accettare. Mi opererò e poi inizierò il difficile percorso per cercare di essere al via del Giro. Questo è l'obiettivo e farò l'impossibile per centrarlo».

Ieri mattina il siciliano è finito per le terre in allenamento. Il 36enne della Trek Segafredo, tornato lunedì a casa a Lugano dopo due settimane di allenamenti a Tenerife sul Teide, sarebbe dovuto partire per il Tour of The Alps in programma dal 19 al 23 aprile, in vista proprio della corsa rosa. Mentre si stava allenando nei pressi di Ponte Tresa, nella zona di Lugano, il corridore siciliano è probabilmente finito involontariamente in una buca e si è trovato come d'incanto per terra. Escoriazioni varie e un dolore persistente alla mano e al polso destro che l'ha costretto ad una serie di esami presso una clinica di Lugano (radiografia e TAC) che hanno confermato la frattura composta del radio destro.

Lo staff medico della Trek Segafredo, unitamente al fuoriclasse siciliano, ha fissato per questa mattina in Svizzera un immediato intervento chirurgico di osteosintesi per ridurre la frattura. Al via del Giro d'Italia mancano più di tre settimane si parte l'8 maggio da Torino -: la sua partecipazione è quindi chiaramente in dubbio, anche se solo dopo l'operazione se ne saprà di più.

«È chiaro che questo bruttissimo contrattempo non ci voleva proprio ci ha spiegato Emilio Magni, responsabile sanitario del team Trek Segafredo -, ma solo al termine dell'intervento sarà possibile ipotizzare il percorso di recupero ed effettuare le dovute valutazioni in merito alla sua eventuale partecipazione al Giro. Non sarà facile, ma conoscendo Vincenzo, che da mesi si sta dedicando anima e corpo per arrivare al meglio per questo appuntamento, penso che farà di tutto per essere al via di Torino. Il perché dell'operazione nonostante la frattura sia composta? Proprio per facilitare il consolidamento e il processo di calcificazione. Insomma, per accelerare i tempi, anche se alla domanda sarà al via di Torino? l momento non posso dare una risposta».

Un duro colpo per il corridore messinese. Niente Tour of The Alps, niente Liegi Bastogne Liegi.

«Stava davvero bene, ed era motivato per fare una grande corsa rosa ci spiega Johnny Carera, da sempre manager del corridore siciliano unitamente al fratello Alex -. Questo incidente, apparentemente banale, ha davvero scompaginato tutte le carte, ma solo dopo l'operazione potremmo fare delle valutazioni sul prosieguo della stagione».

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