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Giupponi innesta la marcia (di bronzo). Crippa sale sul podio e pensa già al bis

Il bergamasco nella nuova 35 km: "Ho sconfitto gli infortuni". Il trentino di origini etiopi: "Ok sui 5.000, ma voglio i 10.000"

Giupponi innesta la marcia (di bronzo). Crippa sale sul podio e pensa già al bis

Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni. È stata questa la lezione di Matteo Giupponi, classe '88 e nativo di Bergamo, e di Yeman Crippa, fondista azzurro. Il lombardo è stato il primo a sbloccare la voce «medaglie» dallo zero agli Europei di atletica a Monaco (Germania). Nella innovativa 35 km di marcia, specialità nella quale ai Mondiali di Eugene Massimo Stano si era laureato campione iridato, Giupponi si è andato a prendere un bronzo che può valere una carriera con il tempo di 2h30'34. Una prestazione da protagonista quella dell'azzurro, sempre presente nel gruppo di migliori. Prova nella quale lo spagnolo Miguel Angel Lopez si è rivelato il più forte, oro in 2h26'49. A una decina di chilometri dall'arrivo, il tedesco Christopher Linke ha creato lo strappo, valso l'argento in 2h29'30, mentre Giupponi ha saputo portare a termine la sua azione iniziata ai -6 km dal traguardo, precedendo l'altro iberico Manuel Bermudez. Per il bergamasco, presto papà e legato sentimentalmente alla marciatrice azzurra Eleonora Giorgi, uno splendido dono dopo tanti sacrifici. Il terzo posto di ieri ha rappresentato, infatti, la prima medaglia internazionale del proprio percorso agonistico a livello assoluto, ricordando l'ottavo posto nella 20 km di marcia alle Olimpiadi si Rio 2016.

Per Crippa, dopo la rinuncia forzata ai Mondiali negli States a causa di un infortunio, la rivincita di ieri sera sui 5000 metri. Il trentino di origini etiopi ha saputo leggere al meglio la situazione, sapendo bene quando andare in testa e comprendendo il momento decisivo per fare la selezione. Al suono della campanella dell'ultimo giro, l'azzurro non è stato in grado di rispondere alla progressione del norvegese Jakob Ingebrigtsen che ha trionfato in 13'21.13 davanti allo spagnolo Mohamed Katir (13'22.98) e a Crippa (13'24.93). «Ho provato a lanciare la volata, poi loro ne hanno di più e mi hanno dato metri. Sono contento che sia arrivata questa medaglia di bronzo nei 5000 che non era scontata. Ora pensiamo ai 10000 (previsti il 21 agosto) e ci potremmo divertire di più», le parole dell'atleta italiano.

Giornata di ieri nella quale il capitano, Gianmarco Tamberi, era in gara per le qualificazioni del suo salto in alto. Il campione olimpico, reduce da non pochi contrattempi fisici, ultimo dei quali il Covid, voleva avere delle risposte da se stesso. I segnali sono stati buoni, con un 2.21 superato in maniera brillante al secondo tentativo e una qualificazione alla Finale di domani da condividere con Marco Fassinotti: «Sento di poter fare bene e sono contento di essere entrato in Finale perché voglio giocarmela al meglio», ha dichiarato Gimbo.

Non è mancato anche un messaggio dedicato a Gregorio Paltrinieri, impegnato negli Europei di nuoto a Roma: «Lui è un supereroe, anche quando arriva secondo».

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