Un grande cuore Toro trafitto: Bellanova ceduto alla Dea fa rabbia e paura agli ex tifosi

Domenica il difensore torna a Torino da avversario. E i granata contestano Cairo

Un grande cuore Toro trafitto: Bellanova ceduto alla Dea fa rabbia e paura agli ex tifosi
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Dopo Buongiorno, ceduto al Napoli per 35 milioni, Bellanova all'Atalanta: «Sono molto contento e orgoglioso di essere qui. Di essere tornato dopo la piccola parentesi in passato in questo grande club e sono pronto a onorare la maglia e a dare tutto per questa città», le sue prime parole. E così ai 35 milioni incassati per il centrale, il Torino ne aggiunge altri 25 facendo felice il portafoglio di Urbano Cairo. Diverso invece l'umore dei tifosi granata, imbufaliti perché non vedono mai margini di crescita di una società che si accontenta di vivacchiare: arrivato alla presidenza il 2 settembre 2005, Cairo ha dato sempre l'impressione del «va bene così», gestendo la società con parsimonia ma anche senza l'idea di un progetto di crescita. E se fino a qualche anno fa lo «scudetto del bilancio» era una sorta di vanto, negli ultimi tempi qualcosa è andato storto dal momento che lo scorso anno si è chiuso con un rosso di 9,6 milioni. Nulla di troppo preoccupante, per carità, ma abbastanza per convincere il patron a chiudere i rubinetti: «Ho speso troppo, ora basta», ha tuonato un po' sui social e un po' sul giornale rosa di sua proprietà. E quindi, ciao Buongiorno che già dodici mesi fa era stato ceduto alla stessa Atalanta, salvo poi prendere atto della volontà del giocatore di rimanere e ciao Bellanova. Due nazionali, sostituiti il primo con il semi-sconosciuto Coco (costato 7,5 milioni) e il secondo con Marcus Pedersen, ex Sassuolo per il quale la formula sarà quella prediletta del prestito (1 milione) con obbligo di riscatto (3,5). «Nel Toro ho messo 72 milioni di tasca mia», ha aggiunto Cairo: cifra che, se divisa per le 19 stagioni di presidenza, porta a un non iperbolico investimento medio di 3,7 milioni l'anno. Ai tifosi granata questo non va più bene e domenica, in occasione del match casalingo contro l'Atalanta (toh), i gruppi organizzati potrebbero non entrare allo stadio.

La follia del mercato aperto a campionati iniziati è poi tale che Bellanova tra i migliori granata in campo sabato scorso contro il Milan si troverà di fronte i suoi vecchi compagni poche ore dopo averli salutati: titolare o no, poco cambia perché è altamente probabile che Gasperini lo utilizzerà comunque.

«Si potrebbe anticipare l'avvio del mercato a metà giugno e finire il mercato prima è il parere di Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A -. Servirebbe però un accordo tra le varie leghe europee: ricordiamoci però anche che oggi i club della Saudi League possono comprare giocatori fino a ottobre». Un bel pasticcio.

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