Un po' regina dei ragni, un po' Penelope, ma cara Europa dei canestri eccolo l'Emporio Armani che toglie la neve dalle scarpe dei diecimila del Forum e batte 90-85 il Fenerbahce del crudele Obradovic, il più vincente degli allenatori in questa isola.
Sedici minuti per far diventare un giocatorino Bogdanovic, il croato miglior realizzatore fino a ieri, andando anche sotto di 9, chiudendo il primo quarto 18-25, ma poi David Moss, vero figlio di Aracne, comincia il grande pasto, lasciando naturalmente la scena ai matamoros, prima Langford e poi Gentile che dipinge il canestro impossibile, tanto per togliersi l'incubo di quello preso ad Istanbul, sulla sirena dell'intervallo lungo, quello dove Milano chiude sul 49-40, parziale del tempo 31-15.
Sembra una pratica chiusa quando dopo 25' il tabellone dice Emporio a +16 (60-44), ma come era accaduto con l'Efes non tutti i ragni di Luca Banchi accettano di stare nella tela e il Fenerbahce, anche senza avere luce da Bo Bolt McCalebb, così diverso dal principe senza limiti dei tempi di Siena, così frustrato davanti al Daniel Hackett che ieri ha prima aiutato a costruire la trappola e poi, alla fine, si è preso qualche libertà, arrivando a 17 punti, anche se i suoi raid avevano disfatto una parte della tela.
C'era da legare Kleiza, unico centro in vita dopo l'infortunio iniziale di Zoriz e poi quello dell'albero Vidmar, ma il timido risveglio del Bogdanovic arrivato ad 11 punti, litigando con tutto quello che era basket logico, alla Obradovic, ha fatto cadere qualche presidio e trovarsi i turchi vicini faceva venire il panico a quasi tutti, meno a Curtis Jarrels, il texano con gli occhi di velluto, che con il suo rasoio andava nel cuore della difesa turca arrivando a 15 punti, riapriva i cuori e svegliava certe coscienze difensive, portandosi dietro il miglior Hackett e persino Kangur che quasi stava giocando peggio di Wallace. Fenerbahce ancora a 3 punti con 1'45" da giocare, con chiusura batticuore a più 5, abbastanza per mettersi sulla prima carrozza del girone con un piede quasi certo nella terza fase per la gioia di tanti e la presenza del presidente Uleb Bertomeu dice molto sapendo che sarà a Milano ad organizzare le finali.
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