Harry Kane del Tottenham l'unico ragazzo del '93 a segnare più di Icardi. Mou chi prenderà?

Harry Kane del Tottenham l'unico ragazzo del '93 a segnare più di Icardi. Mou chi prenderà?

Ha iniziato Maradona. El Pibe aveva fatto sapere a Papa Bergoglio che era “incazzato nero“ perchè non doveva farlo giocare nella partita che aveva organizzato. Poi si è presentato l'Osvaldo che martedì 6 gennaio gli ha detto di peggio in piena area juventina per non avergli passato la palla. Breve tregua. Il primo febbraio lui e Guarin decidono di donare le loro maglie ai Boys in trasferta a Reggio Emilia, caos, e il Mancio gli fa la prima predica: «Non dovevi andare sotto la curva dopo una sconfitta, quelli sono incavolati neri». Seconda predica domenica sera dopo la doppietta al Palermo: «Quando fai gol - lo ha rimproverato il Mancio - devi esultare». Qualcuno è in grado di riferire una replica di Mauro Icardi a tutti questi divieti? A Reggio ha sfidato una curva praticamente da solo, ferito, colpito dentro, s'era fatto la panchina, è entrato e dopo venti minuti il gol era suo, l'unico. Al fischio di Valeri lui e Guarin si erano guardati in faccia: «Dai, andiamo a dargli almeno le maglie». Gliele hanno rigettate per terra. È lì che Maurito ha sfidato il resto del mondo, qui c'è sempre più gente che quella maglia la butta per terra.

Nell'ordine, e nel giro di un mese scarso: quella partita non la doveva giocare, quella palla la doveva passare, quella maglia non doveva darla, a quel gol doveva urlare. Pesante. Per sua fortuna del calcio non gli interessa niente o quasi, più che altro lo gioca. Adesso meglio di lui fra i nati nel '93 c'è solo questo Harry Kane, l'uragano del Tottenham, un fulminato che fino allo scorso anno nessuno sapeva fosse nato. Adesso scoprono di avere in casa il più grande centravanti inglese, anzi di quasi Londra, Chingford è a 16 chilometri scarsi dalla City, dai tempi di Gary Lineker e Alan Shearer. Però a fine anno lo stavano vendendo al miglior offerente ma non c'erano richieste, neanche un milione e veniva via. C'è solo lui fra Icardi e la vetta, Kane ha quattro presenze in più e anche quattro gol in più, poca roba, si può andare a prendere. La medesima idea che sta frullando nella testa di Josè Mourinho, non per Kane, per Maurito. Il lavoro ai fianchi è già iniziato e non è neppure così faticoso, il Chelsea gli può dare almeno il triplo di quanto guadagna ora all'Inter, e gli assicura una Champions a stagione, più un'opzione sicura per la maglia albiceleste. L'Inter si sta incartando attorno ai diritti d'immagine, come se qualcuno non avesse capito cosa ha in mano. Icardi guadagna 800mila euro a stagione più 200mila di bonus, contratto in scadenza a giugno 2018. Integra con due milioni abbondanti grazie agli sponsor, ovvero il suo diritto d'immagine. L'Inter gli ha offerto 2,2 mln a stagione ma vuole il 50 per cento di questi diritti. Icardi vuole guadagnare almeno come Hernanes e Palacio, siamo sui 3 milioni, e vuole tenersi i guadagni delle sue sponsorizzazioni, sarebbe disposto a cederli solo se integrati nella sua busta paga.

L'Inter sui diritti d'immagine ci sta costruendo sopra una questione di principio.

Non è certo come andrà a finire ma una volta Gigi Simoni disse che Djorkaeff, Simeone, Zamorano, Pagliuca, Bergomi e il resto della compagnia, per lui erano tutti uguali. Tranne uno: Ronaldo.

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