Non è solo calcio, è puro amore. Verso il pallone che, in casa Hazard, è un affare di famiglia. Un amore incondizionato per la sfera più famosa al mondo. Da sempre, per gli Hazard, è così. Tutto ha inizio in un minuscolo paesino della Vallonia, La Louviére, nella provincia francofona di Hainaut. È qui dove un medianaccio della squadra locale della Louviéroise di nome Thierry dà inizio a quella che, al giorno d'oggi, è la dinastia Hazard. Non è un fuoriclasse Thierry, ma un mediano di fatica e corsa, uno di quelli che arriva sempre primo agli allenamenti ed è disposto a tutto per il bene dei compagni. Pur sapendo di non avere la stoffa del predestinato, si ritrova spesso ad assistere agli allenamenti delle giovanili. Il calcio, in poche parole, è la passione della sua vita. Ma è un amore non corrisposto. Finché un giorno non finisce per conoscere e innamorarsi di Carine, una collega calciatrice. È un incontro di quelli che cambiano la vita. È stato amore al primo sguardo con Carine. Un colpo di fulmine, proprio sul rettangolo verde. Già si parla di matrimonio. Prima di ritirarsi, però, Carine che di mestiere faceva l'attaccante rimane incinta e le ultime reti della carriera le mette a segno con il primogenito Eden in grembo.
Una fame insaziabile di gol che, a quanto pare, la madre deve aver tramandato per bene al figlio. Una volta concepito Eden, quello che attualmente milita nel Chelsea di Sarri, questi non poteva che continuare la tradizione di famiglia. E cioè scegliere il campo da calcio come giardino di casa. Un paradiso terrestre a cui si aggiungerà, due anni dopo, anche Thorgan dal nome di un fumetto vichingo -, il secondogenito degli Hazard. Che assomiglia tantissimo al fuoriclasse del Chelsea nelle movenze e nel modo di giocare e che ora sta provando ad emulare. Riuscendo, in parte, in questo obiettivo. O almeno così dicono i numeri di quest'anno: per Eden, sette reti in Premier League e secondo posto tra i marcatori dietro Aguero; in compenso Thorgan, che ha siglato sette reti in undici partite di Bundesliga come il fratello ma con la maglia del Borussia Mönchengladbach, nel computo tra gol e assist in stagione ha fatto meglio del fratello Eden. Persino meritandosi un bel sette domenica scorsa nel match di Nations League perso contro la Svizzera nel quale Eden non ha brillato. Al contrario del 25enne Thorgan, autore di una doppietta in 16 minuti inutile ai fini del risultato, è vero, ma ha anche avuto il merito di catturare l'attenzione delle big europee, tra queste la Roma (si vocifera possa arrivare al posto di Diego Perotti).
Tradotto: Eden, che in estate è stato molto vicino al Real Madrid, non è l'unico gioiellino di casa Hazard. Ma va monitorata, con attenzione, anche la crescita del terzo dei fratelli Hazard, Kylian, anni 23, di proprietà del Chelsea e girato in prestito al Bruges. «Non c'è due senza tre», sarà stato il primo pensiero di papà Thierry e mamma Carine.
Nel frattempo, tutti gli occhi d'Europa sono incentrati su Thorgan, il cui contratto è
in scadenza nel 2020, e su quanto di buono saprà fare nella stagione in corso. In fondo, a 25 anni c'è ancora tempo per compiere il definitivo salto di qualità. Vale la pena aspettarlo. D'altronde, è un affare di famiglia.
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