La mattina si era aperta con le visite mediche di Mario Lemina, 22 anni, centrocampista francese di origini ghanesi del Marsiglia passato alla Juventus per 12,5 mln, con Isla all'Olympique. Ma è stato nel primo pomeriggio che il mercato si è incendiato.
Poco dopo le 15 Hernanes era ormai a un passo dalla Juve e si stavano già definendo i dettagli, Marotta era pronto a un prestito oneroso di 11 mln, l'Inter trattava solo la cessione definitiva. Mezz'ora dopo l'accordo era raggiunto sulla base di 11 milioni a titolo definitivo, Hernanes era arrivato all'Inter a gennaio 2014 dalla Lazio per 15 mln, trent'anni a maggio, in nerazzurro 52 partite e 7 gol. È il colpo che scuote l'ultimo giorno di mercato, un affare fra due nemiche storiche fa sempre discutere. Hernanes, triennale a 2,7 mln, è il trequartista chiesto da Massimiliano Allegri, magari non esattamente quello che cercava, ma l'affare Draxler era saltato nel primissimo pomeriggio di domenica. Il 21enne tedesco aveva scelto il Wolfsburg e un quinquennale da 5 mln a stagione, permettendo allo Schalke di incassare un milione in più rispetto all'offerta di 26 più sette messi sul piatto dalla Juventus. I tempi per Marotta e Paratici, a Milano dal primo mattino, si sono ridotti all'osso quando anche Zamparini ha chiuso definitivamente per Vazquez: «Zero possibilità che sia ceduto, i dirigenti della Juve sono a Milano per altri motivi». L'Inter ha concretamente aperto la trattativa Hernanes subito dopo l'ora di pranzo quando ha ottenuto il sì definitivo dal Galatasaray alle cessioni di Felipe Melo, biennale, e del 22enne terzino sinistro brasiliano Alex Telles, 1,81, in prestito con diritto di riscatto. Subito dopo aver chiuso la cessione del Profeta, Ausilio e Fassone sono tornati da Massimo Ferrero alzando l'offerta per Eder: «Pensate sia stupido? - si è stupito il presidente della Samp -. Come si può vendere Eder all'ultimo giorno di mercato per 8 milioni?. È un giocatore della Sampdoria, contratto rinnovato a marzo e non c'è nulla di vero. È chiaro che di fronte a offerte irrinunciabili da 20mln bisognerebbe ragionarci sopra». Ma è stato sufficiente alzare a 10 per farlo vacillare prima di scontrarsi sui social con i tifosi. A quel punto è arrivato il no definitivo a Fassone e l'Inter ha virato sul serbo bosniaco della Roma Adrian Liajic.
Intanto Soriano al Milan sembrava una trattativa fallita dopo l'accordo tra Napoli e Sampdoria per 13 mln più Zuniga. Beffa finale: il Napoli, con il contratto firmato da Soriano, non è riuscito a depositarlo in Lega entro le 23, il centrocampista resta alla Samp. Galliani non aveva mai mollato la pista Soriano dopo gli ostacoli incontrati per arrivare ad Axel Witsel a un passo dal Tottenham. Poi un improvviso colpo di scena: Villas Boas in rotta con lo Zenit, forse arriva Klopp, Witsel si allontana dal Tottenham e potrebbe tornare clamorosamente sul mercato. Questo lo scenario a quattro ore dalla chiusura, mentre la trattativa last-minute per Ljajic si stava concretizzando, accordo per un prestito a 2mln con obbligo di riscatto a 8. Matri alla Lazio, Zaccardo al Carpi, Mastour al Malaga, Borriello al Carpi, l'esterno alto Blaszczykowski è della Viola che perde Joaquin, Andreolli al Siviglia, ma le ultime ore sono tutte del Milan con la clamorosa riapertura al belga Witsel. Nuovo contatto per un prestito con diritto di riscatto. La dirigenza russa, ferma all'obbligo, improvvisamente decide di riflettere, si tratta attorno ai 30 mln.
Poi l'intermediario Luciano D'Onofrio faceva chiarezza e accendeva una luce: «Lo Zenit non si è mai convinto della cessione di Witsel, e non ha mai negoziato, almeno per ora. Il problema non è mai stato l'ingaggio, ma a dicembre se ne potrà parlare». Sconsolato Galliani: «Ci abbiamo provato fino all'ultimo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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