Hirscher vuole il poker di coppa per fare la storia

SöldenLa prima gara della stagione è già in archivio con un vincitore. Non si chiama né Hirscher né Fenninger, né Ligety né Maze, si chiama Soelden, dove fino a quattro giorni fa c'erano venti gradi e la pista sul ghiacciaio era una lingua nera inquietante e dove ieri, vigilia dell'apertura di coppa del mondo, c'era un metro di neve, cielo azzurro da cartolina e uomini al lavoro per rendere quella lingua almeno un po' dura e garantire agli atleti due giganti regolari.

Vigilia di grande impegno per tutti dunque, sul ghiacciaio e a valle, dove il presidente della federazione internazionale guarda al futuro con preoccupazione per i Giochi Olimpici che non vuole nessuno (delle otto candidate per il 2022 ne restano due, il gigantismo di Sochi ha scoraggiato gli altri) e per i Mondiali di calcio 2018 (in Quatar) che si giocheranno in inverno, oscurando ogni altro evento e in particolare gli sport della neve e del ghiaccio.

Ma sono problemi lontani, il presente è qui, è nelle dichiarazioni degli attesi protagonisti, tutti pronti, tutti in forma, tutti belli carichi, italiani compresi. Ci vorrebbe un podio con venti gradini per ospitare le ambizioni di tutti, tutti meno uno, quel poveraccio di Aksel Lund Svindal che una settimana prima del via si è rotto il tendine d'Achille mentre giocava a palla in relax. Il norvegese, dopo l'operazione subita a Innsbruck lunedì scorso, è tornato a Soelden per non mancare gli impegni già presi con gli sponsor. Un gran signore, che dopo aver perso la coppa del mondo generale per 15 punti all'ultima gara (era marzo), quest'inverno non potrà rinnovare la sua sfida a Marcel Hisrcher, da tre stagioni numero 1 assoluto. L'austriaco in estate ha messo su chili alternando sci e palestra a sport alternativi e divertenti come il motocross, il kayak, la mountain bike, le immersioni subacquee e l'heliski in Canada, «la prima vera vacanza sciistica della mia vita» (meglio tardi che mai).

Inutile dire che Marcel punta alla quarta coppa generale: mai nessuno ne ha vinte più di tre consecutive e a quota 4 eguaglierebbe Gustav Thoeni, Pirmin Zurbriggen e Hermann Maier (meglio ha fatto solo Marc Girardelli con cinque).

Gli avversari di Marcel alla corsa verso un record straordinario sono gli stessi del primo gigante della stagione, domani (oggi tocca alle donne): Ted Ligety e Alexis Pinturault. Guarda caso i due che un anno fa fecero compagnia a Hirscher sul podio di Soelden.

E poi dicono che la prima gara non conta...

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