La freschezza e l'incoscienza dei ragazzini per ovviare al caldo afoso e all'enorme sforzo fisico richiesto da questo inedito tour de force estivo di Serie A. Di questo turnover di massa post lockdown, scandito da partite tre giorni l'una dall'altra, sembrano poter beneficiare i giovani italiani, che già in questi primi match di ripresa stanno trovando molto più spazio del previsto e sicuramente un minutaggio amplificato rispetto a quello che gli spetterebbe in una normale programmazione di calendario.
Le prime sorprese sono arrivate da Brescia, dove Diego Lopez ha ormai inserito nell'11 titolare due volti nuovi molto promettenti. Alessandro Semprini, esterno di difesa di 22 anni che contro il Genoa è riuscito a realizzare addirittura il suo primo centro nel massimo torneo, e soprattutto Andrea Papetti, classe 2002, più giovane calciatore ad aver disputato da titolare un match di questa Serie A. Il centrale cresciuto nel vivaio dell'Inter era già stato lanciato nella mischia a marzo contro il Sassuolo, poco prima di essere inserito ad aprile nell'elenco dei migliori 20 talenti Under 18 del mondo secondo il prestigioso quotidiano francese L'Équipe. Due ragazzi che, insieme a Tonali, Mangraviti, Ghezzi e Viviani, allargano il folto gruppo di under presenti nella rosa del presidente Cellino.
Dalla difesa arriva anche un altro esuberante prospetto, che con Zenga a Cagliari si sta ritagliando un ruolo chiave: Andrea Carboni, sardo doc nato nel 2001 e che come idolo ha dichiarato di avere il mai dimenticato Davide Astori. Nella gara contro il Lecce ha fatto il suo esordio nella Juventus e nel massimo campionato italiano Simone Muratore, centrocampista del 1998 dell'Under 23, appena ufficializzato dall'Atalanta, che ha versato sette milioni nelle casse bianconere per acquisirne il cartellino. Un altro nome nuovo è quello di Gianmarco Cangiano, trequartista classe 2001 del Bologna, che nel finale di gara proprio contro la Juve si era messo in evidenza.
Nel Milan, accanto ad Alessio Romagnoli, ha trovato spazio il ventenne Matteo Gabbia, ormai pedina utile nelle rotazioni di Pioli. Chiamati a sfruttare qualche occasione saranno anche Vincenzo Millico (2000) nel Torino e Riccardo Sottil (1999) nella Fiorentina, attaccanti in rampa di lancio che potrebbero giocarsi il ruolo di riserve di livello dei più quotati Belotti, Zaza, Chiesa e Ribery. Una lunga serie di gioielli italiani, pronti ad allargare la lista già ampia di chi ormai non è più considerato un enfant prodige nonostante l'anagrafe suggerisca il contrario.
Luca Pellegrini, Sebastiano Esposito, Alessandro Bastoni, Gianluigi Donnarumma, Andrea Pinamonti, Manuel Locatelli, il già citato Tonali sono solo alcuni. Toccherà a loro quest'estate, nel bizzarro e inusuale campionato dell'era Covid, farsi largo tra le prime linee, e guadagnarsi l'etichetta di nuovi talenti.
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