Juve in vetta senza sorrisi

I bianconeri soli in testa in attesa del Napoli però mancano la 4ª vittoria di fila. Avanti con Conceiçao, Orban trova il pari su rigore da Var

Juve in vetta senza sorrisi
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Da sola in testa alla classifica almeno fino a domani sera, come non accadeva dalla seconda giornata dello scorso campionato. La Juventus però torna da Verona con un solo punto e quindi senza il bottino sperato: 1-1, gol di Conceicao e pareggio su rigore dell'ottimo Orban, tutto nel primo tempo. Nel secondo, bianconeri sulle gambe e padroni di casa più volte vicini alla vittoria essendosi anche visti annullare il 2-1 per fuorigioco.

Tudor cambia cinque uomini rispetto alla (folle) partita di martedì contro il Borussia Dortmund, ripropone Conceicao e ovviamente conferma Vlahovic. Come prevedibile, il Verona aspetta e non concede granché, pur provando a pungere con Giovane e Orban. Non è partita da grandi spunti tecnici, tutt'altro: Yildiz non appare così ispirato, forse ancora stravolto dalle fatiche dei giorni passati, e Vlahovic tocca sì e no tre palloni nella prima mezzora. Ai bianconeri basta così uno spunto di Conceicao per portarsi in vantaggio appena prima del ventesimo, dopo che un tocco maldestro di testa da parte di Gatti aveva permesso a Orban di spaventare Di Gregorio: il portoghese parte da destra, si accentra e batte Montipò con un sinistro all'angolino. Per lui, primo gol della stagione e quarto da quando è sbarcato a Torino: quel che segue è un primo tempo di tanta corsa e poche squisitezze. La stessa azione che porta il Verona al pareggio è una non azione: rimessa lunga con le mani di Bradaric, Joao Mario ha il braccio largo e il rigore viene concesso grazie al Var e al successivo annuncio al microfono di Rapuano. Zanetti spedisce sul dischetto Orban e a metà gara le squadre sono di nuovo in parità: il folletto nigeriano festeggia così dagli undici metri il suo primo gol italiano, complicando il pomeriggio di una Signora meno brillante di quella vista contro Inter e Borussia, pur avendo tenuto palla per oltre il 70% del tempo.

Tudor richiama Locatelli e consegna le chiavi della manovra a Koopmeiners, ma l'occasione che capita sul sinistro di Vlahovic arriva dalle mani di Yildiz, lui pure da rimessa laterale: Montipò dice di no, il turco diventato capitano abbatte poi Nunez con una sberla da fuori. Le squadre adesso sono più lunghe e Orban, in contropiede, stuzzica Di Gregorio: entrano Adzic e Openda per Thuram e Vlahovic, ma il Verona sembra avere più gamba.

I bianconeri vanno in apnea, Serdar si vede annullato il 2-1 per fuorigioco: dalla panchina arriva anche David e, insomma, Tudor le prova tutte. Orban si conferma indemoniato, Frese impegna Di Gregorio, c'è spazio anche per Zhegrova ma Montipò rimane tranquillo. La Juve, aspettando il Napoli, rallenta in classifica, il Verona festeggia un bel punto.

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