nostro inviato a Montpellier
Ecco un'Italia più verde per la campagna d'Irlanda. Niente giochi di parole: in nome del turnover e dei diffidati, Antonio Conte vuole vedere all'opera chi non ha avuto spazio, ora che la competizione sta per entrare nel vivo. La nazionale più vecchia dell'Europeo, per una notte, diventerà un po' più giovane: l'età media si è abbassata di oltre quattro anni. Forze fresche, quindi, molte delle quali avranno un futuro anche nell'era di Ventura.
Così la difesa più forte del mondo (De Rossi dixit) a Lilla sarà smembrata: la rivoluzione risparmierà Barzagli, l'unico a non avere la spada di Damocle del cartellino giallo. Lo juventino ha già annunciato più volte che quest'Europeo sarà l'addio alla Nazionale, anche se il nuovo ct sta cercando di convincerlo a ripensarci. Toccherà ad Ogbonna, non più di primo pelo, che i movimenti della difesa a tre li conosce bene.
Il resto dell'Italia 2 è pronta a giocarsi l'occasione: spazio a due tra Bernardeschi, De Sciglio ed El Shaarawy, i babies del gruppo. Nella logica del ct di schierare sempre un esterno offensivo e uno più con caratteristiche da terzino. Conte aveva pensato inizialmente al giocatore della Fiorentina, carrarino come Buffon, per la maglia numero dieci, lui che ha i piedi "fantasiosi" e un sinistro potente, poi ha prevalso l'austerità ed è finito sulle spalle di un centrocampista "riflessivo". Il milanista, uscito da un periodo buio in cui aveva perso la fiducia in se stesso grazie a un mental coach, ha voglia di sovvertire le gerarchie, come il romanista che cerca di allungare la striscia positiva del campionato. L'altro nome nuovo sarà quello di Sturaro, due sole apparizioni, ritenuto da Conte l'alternativa principale a Giaccherini.
I quattro rappresentano il futuro prossimo della Nazionale. E chissà che da settembre non ci sia anche Insigne: il napoletano parte per ultimo nelle gerarchie di Conte ma domani sera a Lilla, potrebbe esserci uno spezzone di gara anche per lui.MDD
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