Ibra-Sanremo, Berlusconi sveglia il Milan

L'ex patron e il caso Festival: "Non riesco a capire come il club acconsenta..."

Ibra-Sanremo, Berlusconi sveglia il Milan

Croce e delizia da derby. La croce è quella del Milan che si ritrova sulle spalle il peso e l'onere del caso Ibra a Sanremo, una sorta di romanzo nazional-popolare con puntate quotidiane e aggiornamenti tra Milanello e festival. Perché di ieri è il programma stilato e reso pubblico dal club con la scansione giornaliera di allenamenti domestici (lunedì e giovedì) più un collegamento via skype da Milano (mercoledì in coincidenza di Milan-Udinese) e allenamenti in riviera (venerdì e sabato presso una struttura dedicata) con preparatore e fisioterapista messi a disposizione dallo staff tecnico. Ne viene fuori il solito dibattito divisivo tra tifosi catastrofisti («rovinerà la stagione») e realisti («bastano due gol e saranno tutti zitti»).

Tra le due sponde spunta anche il presidente dell'epopea rossonera Silvio Berlusconi che se la cava con la battuta («forse Ibra ha bisogno di riposare») prima di tornare al registro più autentico («senza questa eventualità non riuscirei a capire come il Milan possa acconsentire»), conferma solenne che da oggi il Milan dovrà fare i conti su due fronti, Europa league più campionato e festival di Sanremo. L'unica consolazione di casa Ibra è la notizia arrivata da Nyon, con l'Uefa che ha aperto ufficialmente l'indagine sugli insulti razzisti ricevuti da Zlatan (in panchina) giovedì scorso. Per completezza di informazioni il giorno dopo la Stella Rossa presentò le scuse.

La delizia di casa Inter è documentata dal colloquio tra Lukaku e la platea entusiasta di tifosi via twitter che chiedono di tutto al loro gigante belga ricevendo le risposte più rassicuranti. Tipo quella sull'intesa con Lautaro: «La chiave è quella di capirci al volo». Oppure quella sulla frase gridata nel deserto di San Siro dopo il sigillo del 3 a 0: «Non so bene quello che ho detto, ero sotto l'effetto dell'adrenalina». Curioso anche il sondaggio avviato da Antonio Conte sul proprio account Instagram con la pubblicazione di due filmatini con due azioni (una di Barcellona-Inter e l'altra del derby recente) chiedendo ai tifosi di votare tra «tiki taka e calcio verticale». Scontato l'esito: scelto il secondo gol di Lautaro al culmine di 9 passaggi. Eppure qualche preoccupazione in più dal fronte Suning arriva.

Perché la stampa accreditata, Titan sport la fonte, fa sapere che tra «le attività irrilevanti» dell'azienda, azionista di maggioranza dell'Inter, c'è anche il club cinese di Nanchino, il Jiangsu Fc messo ufficialmente in vendita. Così tornano d'attualità le vicende finanziarie che preoccupano il management neroazzurro ieri mattina schierato in prima fila ai funerali di Mauro Bellugi.

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