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Ibrahimovic-Nocerino Adesso il Milan scappa con la strana coppia

I rossoneri liquidano il Lecce trascinati da Zlatan e dal centrocampista arrivato al 9° gol stagionale. La Juve in silenzio stampa ma "cinguetta" su Twitter

Ibrahimovic-Nocerino  Adesso il Milan scappa  con la strana coppia

Milano - Il Milan tira dritto per la sua strada. E invece di fermarsi ai giardinetti per qualche pic-nic, eccolo sgabbiare dalla comoda sfida domestica col Lecce e salire in classifica a più 4 rispetto alla Juve. Non è un Milan dagli effetti speciali, è bene segnalarlo subito. Anzi per lunghi tratti del pomeriggio, sembra accontentarsi del minimo vantaggio lasciando il governo del gioco al Lecce che può apparecchiare un solo tiro dal limite su cui Abbiati timbra il cartellino. È un difetto antico, una specie di tic che emerge di tanto in tanto, appena il gruppo ritira i remi in barca e smette di sudare. Il Milan tira dritto grazie alla strana coppia del gol.

Uno è Ibrahimovic, comanda con Di Natale la particolare classifica, e non c'è alcuna meraviglia per i suoi 19 sigilli distribuiti lungo il torneo. La notizia inedita è costituita dall'identità del secondo esponente, Antonio Nocerino, acquistato l'ultimo giorno di mercato a 500 mila euro, giunto al nono squillo di tromba della sua sorprendente stagione. Insieme, Ibra e Nocerino, hanno raggiunto un bel tot, 28 gol in coppia, poco più del 50% della valanga rossonera (55 reti) a dimostrazione che nel calcio i matrimoni possono avvenire anche tra un attaccante classico e un centrocampista.

«Io sfrutto la scia di Ibra, quando lui ha la palla e si allarga, mi infilo alle spalle perché può sempre inventare qualcosa» è la confessione del napoletano devoto di padre Pio. Fu lui, Nocerino appunto, ad aprire la scatola di Milan-Juve, è sempre lui a mettere sotto dopo 7 minuti il Lecce e a minacciare una goleada sulla schiena dei pugliesi che invece resistono, con dignità, fino a metà della seconda frazione, prima di arrendersi.

Se Nocerino è la talpa che scava la buca e salta fuori all'improvviso, Ibrahimovic è colui il quale tutto muove, nel calcio milanista. Fa gol e li ispira, quando c'è bisogno di lui in area di rigore è pronto a mettersi al servizio di Abbiati: contro il Lecce si contano almeno 5 suoi ritorni per svettare nei duelli aerei. Il Gulliver furioso è capace con un tacco volante di aprire la strada al vantaggio rossonero, poi è sempre e ancora lo svedesone a tenere svegli i sodali che rischiano anche di addormentarsi e tocca a lui mettere la parola fine sulla sfida col Lecce con un petardo sotto la traversa a conclusione di una bella trama, tutta al volo, promossa da Robinho e rifinita da Emanuelson.

È questo l'Ibrahimovic migliore che piace tanto ai milanisti e anche ad Allegri, quello che però si ribella alla prova deludente del primo tempo di Londra e poi ha la forza di discutere con il tecnico le scelte. Discutibile solo l'Ibrahimovic pubblico, nel siparietto con una collega, e di cui riferiamo a parte. Se il Milan, anche nei giorni in cui non sembra sospinto da una feroce determinazione, vince e vince facile, certo al cospetto del Lecce, senza tradire difficoltà alcuna nel procurarsi il gol, vuol dire che a questo punto il suo primato non promette scricchiolii.

È la prima volta che conta un vantaggio del genere sulla Juventus. L'anno scorso, prima di rischiare grosso col Bari, mancò l'allungo. Oggi sembra avere un altro passo ma soprattutto una facilità disarmante nel trovare il gol, anche in assenza di Cassano e Pato e del resto della compagnia di infortunati di cui avrà bisogno nelle prossime scadenze.

Tra ritorno della semifinale di coppa Italia a Torino e quarti di finale di Champions league, il duello con la Juve e la nobiltà europea è solo alle prime battute.

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