Impresa della Merighetti, «cattiva più che mai»

Ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, o meglio oltre le difficoltà di una pista ormai rovinata, ed è salita sul podio. Daniela Merighetti seconda nella discesa di St. Anton: comincia bene l'anno delle velociste italiane, alle donne dello sci il podio mancava dall'inizio stagione e in squadra la tensione si tagliava col coltello. Un'uscita mal interpretata del dt Raimund Plancker dopo Natale non aveva contribuito a rasserenare gli animi («Le nostre ragazze non si allenano in palestra per paura di farsi venire le gambe grosse»), ma ieri la nostra discesista numero 1, la stessa atleta che alla provocazione di Plancker dopo il necessario chiarimento privato aveva risposto «ma le avete viste le cosce grosse che ho?», ha rotto il ghiaccio sulla neve più molle dell'inverno.
Aveva il numero 22 Dada a St. Anton e prima di lei tutte le favorite avevano fallito l'assalto al tempo dell'americana Alice McKennis, scesa con il 4. Lindsey Vonn, al rientro dopo la lunga pausa per recuperare fisicamente e moralmente da un momento no, era finita a 34 centesimi dalla più giovane compagna di squadra, sembrava impossibile poter fare meglio, ormai, ma ecco la Merighetti al via, «cattiva come mai». Attacca la bresciana, commette subito un errore, ma si riprende e continua con ancora più grinta, rischia tutto il possibile con le sue solite inclinazioni da motociclista, ma resta in piedi stavolta e anche se al traguardo è battuta per un soffio, esulta come se avesse vinto. «Mai stata così felice di essere dietro per soli 7/100, perché questo risultato serviva come il pane per dare carica a tutto il gruppo».
Vero, verissimo, così com'è vero che Daniela, 31enne al quarto podio in carriera, sembra migliorare invecchiando, come il buon vino. Il suo segreto è il grande coraggio, dote indispensabile in discesa, ma a premiarla è anche la capacità di averci sempre creduto, averci sempre provato, a costo di sbagliare ed essere per questo criticata anche in modo ingiusto. Dietro alla Merighetti si sono piazzate nell'ordine Anna Fenninger, Tina Maze, Laurenne Ross e Lindsey Vonn, sesta ex aequo con la svizzera Gisin.
Sulla difficile pista di St. Anton oggi sarà subito rivincita in superG, slalom in programma invece per gli uomini, che ieri ad Adelboden hanno corso in gigante, con vittoria stagionale numero quattro (su cinque gare) per Ted Ligety bravo a sfruttare l'errore nella seconda manche di Marcel Hirscher, al comando a metà gara e finito poi 16°. Sul podio con Ligety sono finiti due tedeschi, Dopfer e Neureuther.

Miglior italiano al 4° posto è Manfred Moelgg che oggi in slalom spera di continuare il suo momento d'oro, magari riprovando l'ebbrezza del podio. In pista con lo stesso obiettivo Deville, Gross e Razzoli, frenato però dal mal di schiena.

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