E ssere o non essere, nel calcio è un bel problema. Se poi ci si mettono anche gli allenatori il problema potrebbe diventare irrisolvibile. Prendiamo tre esempi di questi tempi: cosa farne di giocatori come Paquetà, Suso e Bernardeschi? Ovvero: servono alla causa comune o sono prigionieri dello specchio delle brame? Restano mezzi giocatori? Magari un trio di incompiute. Ma tanto basta? Sono artisti, solisti, gente di qualità oppure pesi da scaricare? Per Paquetà la risposta è arrivata dagli ultimi due allenatori del Milan che lo hanno infilato nel cassetto degli scarti. Eppure i tecnici del Brasile gli hanno consegnato la maglia numero 10. Qui bisognerebbe capire chi ci vede meglio. Con Paquetà e Gattuso, il Milan ha sfiorato la qualificazione in Champions. Quest'anno, senza Gattuso e con Paquetà in panchina, la squadra arranca lontana. Ora il Milan crede invece nell'acerbo Leao. E Paquetà ha fatto autogol, dicendo: non gioco più, come un bambino infuriato. In sintesi: hanno perso tutti. Suso è stato l'ingannevole oggetto del desiderio per i tecnici rossoneri. Un po' meno per una parte dei tifosi che lo avevano già classificato come il giocatore della piastrella. Il tempo sta dando ragione ai tifosi. Neppure la nazionale spagnola ha maglie per Suso. Quella azzurra, invece, tiene Bernardeschi nel gruppo. E la Juve lo ha affidato alle cure di Sarri che, per ora, ha ottenuto un effetto depressione. Sempre colpa del giocatore? Poi il calcio illude e delude, gli atleti si lasciano manipolare dai procuratori, gli allenatori si allineano ai voleri delle società. Paquetà, chissà mai, pensa al Psg o al suo caso nazionale, ma ci dice che la testa non sempre è all'altezza dei piedi. Oppure che ragionano con i piedi. I giocatori sono ben pagati anche per sopportare umiliazioni e cattive interpretazioni dei tecnici.
I mezzi giocatori sono stati spesso croce e delizia delle voglie tifose. Tanto per citare: ci fu Macina fenomeno mancato del Bologna, c'è stato Recoba fantastico incompiuto. Però è vero che gli incompiuti pagano, gli altri sopravvivono.
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