
All'ultimo assalto. Alessio Romagnoli, classe 1996, difensore centrale, da tanti, forse troppi definito il nuovo Nesta con un pizzico di precipitazione, è il quarto acquisto della stagione del Milan. Ieri pomeriggio Adriano Galliani ha realizzato l'assalto finale incontrando a Forte dei Marmi Walter sabatini, il ds plenipotenziario della Roma. 25 milioni fu la cifra offerta due settimane prima e poi rifiutata dal club giallorosso nella convinzione che l'asta col Napoli avrebbe fatto salire la valutazione alla soglia record di 30 milioni. Il Milan ha tenuto il punto considerando immodificabile quella proposta e raggiungendo con il procuratore del giocatore l'accordo per evitare che potesse sfuggirgli di mano. E cosi la Roma si è ritrovata al bivio: prendere o lasciare mentre Garcia dimostrava scarsa fiducia nel giovanotto e il Napoli si rivolgeva ad altri indirizzi. Per finanziare il proprio mercato, Sabatini ha avuto bisogno di quella cifra che è rimasta intatta con l'aggiunta di un bonus solo in caso di scudetto rossonero. Dopo Sabatini è tornato a Forte dei Marmi anche l'agente Berti per mettere a punto il contratto lungo 5 anni a 1,5 milioni con premi gia previsti stagione dopo stagione a seconda dei risultati. Mihajlovic adesso può considerarsi un uomo fortunato: ha incrociato il Milan di Berlusconi nel momento giusto, quando è scattata l'operazione rilancio. A questo punto per completare il puzzle mancano Ibra ed eventualmente un centrocampista. Durante una pausa del vertice, cui poi è intervenuto anche Preziosi per trattare affari del Genoa, Galliani ha dettato il suo ottimismo. «Chiuso al 99,8 per cento» che nel suo linguaggio significa chiuso. In serata la conferma dello stesso Sabatini: «Abbiamo un accordo su questo ragazzo, che andrà formalizzato domani (oggi, ndr), con soddisfazione reciproca. A Romagnoli ho detto di mettersi a disposizione del Milan».
Sempre a Milano, sponda Inter, che sabato sera ha dato buoni segnali con il 2-0 all'Athletic Bilbao firmato Jovetic-Icardi, prosegue la litania Shaqiri, visto al Britannia Stadium di Stoke-on-Trent per assistere a Stoke-Liverpool: i Potters erano stati i primi ad avanzare un'offerta per il nerazzurro, il quale però aveva rifiutato il trasferimento. Ora il nuovo contatto: sta a lui (che piace anche al Fenerbahce, oltre alle solite tedesche) decidere una volta per tutte se lo Stoke gli va a genio. La cifra è sempre quella: intorno ai 17 milioni di euro di cui si parla da più di un mese, soldi che Ausilio girerebbe quasi pari pari al Wolfsburg per Perisic. Ci sarebbe anche da chiudere per Felipe Melo, sul cui conto Mancini non si è sbilanciato più di tanto.
Il Mancio spinge anche per Criscito, che però viene valutato 15 milioni dallo Zenit: prima devono però partire Nagatomo (Galatasaray, ma anche Genoa e Samp) e Andreolli.Quanto a Perotti, il Genoa è ormai convinto di tenerlo con adeguamento del contratto e poi non è che l'Inter possa comprare tutti.
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