Infantino: "Var? Un nove al lavoro dell'Italia, ma ora limitiamo i casi"

Nessuna chance per tornare in Russia per i problemi della federcalcio spagnola dopo le elezioni: "Bisogna qualificarsi sul campo"

Infantino: "Var? Un nove al lavoro dell'Italia, ma ora limitiamo i casi"

Gianni Infantino è uno degli ospiti d'onore della kermesse al Foro Italico. Anche il presidente della Fifa ha ricevuto il Collare d'oro al merito sportivo. «Quando l'Italia vinse il Mondiale nel 1982 ero a Domodossola con parenti e amici. Eravamo in cinquanta in un salotto, l'unico dove c'era la tv a colori, a fare un tifo sfrenato», ha raccontato. Prima di sottolineare che la mancata qualificazione degli azzurri a quello del 2018 «è una tragedia, bisogna rimboccarsi le maniche, lavorare e innovare passando dalle parole ai fatti». Nessuna chance per tornare in Russia per i problemi della federcalcio spagnola dopo le elezioni. «Bisogna qualificarsi sul campo», ha tagliato corto Infantino.

Ma superata la delusione della Nazionale, nel nostro paese si discute molto del Var che la serie A ha deciso di sperimentare in maniera pioneristica. «È una macchina bellissima che dà giustizia e trasparenza al calcio - così il numero uno della Fifa -. Un voto a quanto si è visto in Italia? Nove. Si sta facendo un lavoro eccellente, niente dietrologie o cultura del sospetto, certo il Var va applicato non per tutti i casi ma solo in quelli chiari. Ci saranno sempre errori, ma con il Var gli episodi clamorosi si evitano al cento per cento, pensate al gol di Messi qualche tempo fa in Liga...».

E sul caso dell'ex ministro dello sport Mutko, squalificato a vita dal Cio, Infantino ha detto: «Noi parliamo di calcio e non di movimento olimpico, dobbiamo occuparci del mondiale in Russia, una rassegna bellissima con stadi all'avanguardia».MDD

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