Innerhofer e Paris non fanno il bis

In superG azzurri lontani, ma il primo weekend dei jet fa ben sperare

Lucia Galli

I Lake brothers non concedono il bis. Dal Canada e dal lago della regina Louise, Christof Innerhofer e Dominik Paris non ripetono la doppietta del podio di sabato in discesa. Il superg conta sullo stesso sole, ma su una tracciatura che manda subito gli azzurri fuori fase. Paris chiude 19simo a 1.50, Inner è 24simo a quasi due secondi e Peter Fill, reduce da mesi di problemi muscolari e con pochissimo allenamento, chiude fuori pista.

A tradire sia Inner, sia Fill, sia molti altri big è il primo dosso, dopo la seconda porta. In molti decollano scomposti. Ad Inner si sposta anche la maschera e perde la concentrazione. La gara finisce, ancora una volta nelle mani di un norvegese: Kjetil Jansrud continua la striscia vincente e si lascia dietro l'austriaco Vincent Kriechmayr (+14/100) e lo svizzero Mauro Caviezel (+21/100). La prova dei vichinghi si conferma ottima anche grazie alla quinta piazza di quell'ironman di Aksel Lund Svindal, anche in discesa nella top ten, a pochi giorni dall'operazione alla mano sinistra che di ferro ne nasconde molto, dietro al poderoso tutore con cui si è protetto ieri. Ottavo un altro marcantonio iperboreo, Adrian Sejersted.

Gli azzurri non sorridono, ma non dimenticano: dopo aver dominato i training, la gara di sabato in discesa è un ottimo antidoto alle paure per una stagione, la scorsa, in cui sia Inner sia Domme non avevano raccolto i frutti sperati. Paris, neo papà, e Christof, neo single, lo hanno spiegato: «Se siamo qui è perché possiamo essere ancora competitivi». Inner in particolare lo ha ribadito: «So che valgo più dell'unico podio dell'anno scorso» e questo sedicesimo sigillo in carriera segna intanto anche il ritorno nella top 3 in discesa quattro anni e otto mesi dopo il secondo posto di Lenzerheide. Paris ha fatto una gara poco pulita e non si nasconde: «Spingo solo quando trovo confidenza». Ora i signori volano in Colorado a Beaver Creek per il grande trittico sulla Birds of Pray, a partire da venerdì con il superg.

Intanto a Killington, Mikaela Shiffrin torna a dettare legge in slalom e, con la vittoria numero 45 davanti al suo pubblico, si lascia dietro Petra Vhlova e Frida Hansdotter.

Dopo il trionfo di Federica in gigante si è passati da un gelido inverno ad un uggioso slalom a 6 gradi positivi. Sotto la pioggia e nella nebbia solo Irene Curtoni arriva al traguardo. La coppa del Mondo in rosa si sposta a Lake Louise per le prime prove veloci: ancora assente Vonn.

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