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Insulti razzisti, calciatore scoppia a piangere e lascia il campo

Durante l'amichevole tra San Gallo e Bochum, il terzino inglese Jordi Osei-Tutu è uscito dal campo in lacrime sostenendo di avere ricevuto degli insulti razzisti da un avversario. Una reazione che ricorda quella di Kevin-Prince Boateng

Insulti razzisti, calciatore scoppia a piangere e lascia il campo

Brutto episodio durante l'amichevole tra gli svizzeri del San Gallo e i tedeschi del Bochum. Quando mancavano tre minuti alla fine del primo tempo, il 20enne Jordi Osei-Tutu - difensore inglese di proprietà dell'Arsenal ma in prestito al Bochum per questa stagione - ha lasciato il campo in lacrime accusando un giocatore avversario di avergli rivolto insulti di matrice razzista.

I suoi compagni di squadra hanno provato a fargli cambiare idea, ma Osei-Tutu è stato irremovibile: subito dopo essere scoppiato a piangere, è corso negli spogliatoi. La partita è stata interrotta fino a quando un dirigente del club tedesco non ha convinto il giovane terzino di proprietà dei Gunners a rientrare in campo. Dopo un breve dialogo con l'arbitro - che aveva parlato a sua volta con i due capitani - il match è ripreso. Qualche ora dopo, sia l'Arsenal sia il Bochum hanno condannato duramente l'episodio.

In una nota comparsa sul sito del club inglese, si legge: "Diamo a Jordi tutto il supporto di cui ha bisogno. Nel calcio non c'è spazio per il razzismo e non tolleriamo alcuna forma di discriminazione". Osei-Tutu ha aggiunto: "Sono molto dispiaciuto per quanto è successo. Nessuno dovrebbe essere fatto oggetto di discriminazione ed è difficile da capire come un calciatore professionista possa commettere un atto del genere. Arsenal e Bochum mi sono stati vicini: dobbiamo dimostrare che nel nostro gioco non c'è spazio per il razzismo".

La smentita del San Gallo

Anche il San Gallo ha voluto commentare il presunto episodio di razzismo. "Condanniamo con forza ogni forma di razzismo e discriminazione e simili atteggiamenti sarebbero immediatamente sanzionati. I nostri giocatori giocano con rispetto, indipendentemente dalla loro origine, dal colore della pelle o dalla loro religione. Durante un colloquio, il giocatore interessato ha assicurato di aver rispettato questa regola anche durante la partita con il Bochum", si legge in un comunicato ufficiale.

Il precedente

Qualcosa di analogo era successo nel 2013 durante l'amichevole tra Milan e Pro Patria. In quell'occasione, il calciatore rossonero Kevin-Prince Boateng

html" data-ga4-click-event-target="internal">era uscito dal campo per protestare contro gli ululati razzisti rivoltigli dai tifosi del club di Busto Arsizio.

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