Gente che va ma soprattutto gente che viene. O che verrà. L'Inter è in questi giorni un porto di mare. Niente vacanze, tutt'altro, ma operazioni di calciomercato in serie. Fatte o in divenire. Godin e Lazaro sono affari fatti, per Barella c'è ancora da aspettare ma ci siamo quasi, al di là delle frasi di circostanza. Dzeko e Lukaku restano nel mirino.
Intanto chi c'è, di sicuro. «C'è un nuovo sceriffo in città», twitta l'Inter all'alba del primo luglio, primo giorno utile per annunciare Diego Godin. El flaco a costo zero è un grande colpo. Porta esperienza, grinta e forza per la difesa a tre di Conte in cui si aggiunge a Skriniar e De Vrij. Mica male come murto. «Sono venuto all'Inter per vincere, per dare il massimo, per dare tutto me stesso: anima e corpo, dentro e fuori dal campo», spiega l'ex Atletico Madrid. «Farò vedere sul campo cosa vuol dire essere uruguagio». Capitano dalla Nazionale uruguaiana, ex capitano dell'Atletico di Simeone. 33 anni, ha vinto la Coppa America 2011 con la Celeste, la Liga nel 2014, la Coppa di Spagna nel 2013, l'Europa League nel 2012 e nel 2018, e tre volte la Supercoppa con l'Ateltico. Uno così fa la differenza, in campo e nello spogliatoio. Se Godin è una certezza su cui contare, i tifosi nerazzurri sperano sia lo stesso per Valentin Lazaro. Un investimento da 21 milioni e un valore su cui l'Inter scommette moltissimo. Esterno destro veloce e con i piedi buoni, sarà importante nel 3-5-2 del tecnico. Sia come potenziale titolare, sia come arma a partita in corso. Ieri ha effettuato le visite mediche (così come il terzino ex Real Theo Hernandez ha fatto con il Milan) e poi firmato il contratto con i nerazzurri.
Cosa che non ha ancora fatto Barella per cui si sta accendendo un caso. Ieri il presidente del Cagliari Giulini ha attaccato: «Avevamo un accordo con l'Inter dall'11 giugno ma sono venti giorni che non li sento. Nel frattempo abbiamo chiuso con la Roma, deciderà il giocatore». Dicesi pretattica. Barella infatti ha da tempo un accordo con l'Inter, vuole andare all'Inter e alla Roma non pensa neppure.
La sua decisione è bella che fatta: vestire il nerazzurra e comporre un centrocampo con Sensi, pochi centimetri ma tanta tecnica. Quello di Giulini era un messaggio, forte e diretto, all'Inter. Che nei prossimi giorni lo recepirà e chiuderà l'operazione. Aumentando la casella degli arrivi nel porto di mare nerazzurro.
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