F ra Inter e Juve erano otto e sono rimasti otto. Onestamente sul prato non si sono visti, la Juve resta nella colonna di destra, l'Inter non sfrutta la sconfitta dei viola a Napoli per comandare la classifica e adesso è lì con la Roma a un punto dalla Fiorentina. Ma ha giocato alla pari e anche qualcosa di più contro una squadra che sta tornando ad altissimi livelli, nel finale è uscita alla grande e ha comandato il gioco, se il primo tempo è sato nerazzurro il secondo è di Allegri che ha fatto girare le due punte e ha tenuto dentro Cuadrado e le sue finte. Il colombiano è stato una costante minaccia per Juan Jesus ma a conti fatti le due palle gol costruite dalla Juve, clamoroso palo di Khedira a parte, sono finite entrambe sul suo destro, neutralizzate da Handanovic. L'Inter ha pagato pesantemente il momento di Icardi. Al capitano non sono arrivati palloni decenti, neanche una palletta giocabile, ma ha fatto poco ugualmente, spesso ignorato da Perisic e Jovetic, ma Buffon è venuto a San Siro e si è sporcato i guanti solo per schiaffeggiare sulla traversa una conclusione di Brozovic, unica conclusione nerazzurra dei novanta minuti. Poca roba per una squadra che voleva vincere, messa giù con uno schieramente molto offensivo.
Partita aperta, anche bella e con classe, ma si sono menati, sette gialli, quattro di Valeri nei primi venti minuti a Marchisio su Icardi, a Melo su Cuadrado, a Khedira su Jovetic e a Zaza su Melo. Ma non sono bastati, Morata e Pogba ancora su Jovetic al limite del decente, specie quello dell'ex Madrid, direttamente sulle gambe del montenegrino. La Juve ha messo giù la prima cosa bella dopo appena quattro minuti, da Zaza a Morata, largo per Cuadrado a destra, primo palo, Handanovic in angolo. Resta la cosa migliore dei campioni d'Italia che lentamente sono arretrati sotto i colpi di Medel e Melo che hanno preso in mano il cerchio. Khedira poco, Pogba nascosto, Marchisio in un triplo lavoro e praticamente assente dopo la riga di centrocampo, Evra evanescente. Fin quando Cuadrado ha tenuto la scena la Juve si è fatta vedere, poi Juan Jesus e Murillo lo hanno messo in riga, raddoppi puntuali, gente anche in tripla battuta. L'Inter ha messo sul prato tanta corsa e voglia, la qualità è nota, sta crescendo, e sta crescendo tanto. La Juve se n'è accorta e ha difeso con ordine ma ha corso rischi pesanti quando al 25' su un centro di Jovetic il colpo di testa di Perisic è finito sul braccio di Bonucci in area piccola, e quando due minuti dopo un destro a giro di Brozovic è stato spinto contro la traversa da Buffon.
L'Inter ha mantenuto il possesso per tutto il tempo, la Juve si è rivista solo nel finale di tempo con una incursione di Zaza stoppata in area da un monumentale Murillo. E la Juventus ha inziato meglio anche la ripresa su errore difensivo di Murillo per eccesso di sicurezza, palla persa al limite dell'area, da Zaza a Morata, ancora sul destro di Cuadrado e ancora Handanovic in angolo, una copia esatta di come era iniziata la gara.
Adesso Juve più alta, a metà ripresa squadre stanche, adesso chi segna ha vinto, ci va clamorosamente vicino la Juventus con il palo di
Khedira, Allegri cambia le due punte, fuori Morata per Mandzukic, fuori Zaza per Dybala, più Juve nel finale ma zero rischi per Handanovic. Il campionato della Juve è ancora salvo, l'Inter ha gli uomini per andare ancora avanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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