L'Inter non segna da 403 minuti tra campionato, Coppa Italia e Champions League e ora la situazione sta iniziando a preoccupare Simone Inzaghi e i tifosi. "Mi sono dimenticato come si esulta", questa una delle tante battute di alcuni supporter nerazzurri per commentare un momento difficile, il più duro da inizi stagione. Il tecnico della Beneamata ha comunque cercato di vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante il periodo più nero che azzurro: "Siamo ancora il miglior attacco.Sono quattro
partite che non segniamo e questo fa notizia, ma torneremo presto a farlo".
10 anni
Bisogna tornare indietro 10 anni per tornare ad un'astinenza di gol simile. Nel 2011-2012, infatti, con Claudio Ranieri in panchina l'Inter non segnò per cinque partite di fila (Roma, Novara, Bologna, Marsiglia e Napoli), mentre quest'anno siamo a quota quattro, Liverpool, Sassuolo, Genoa e Milan, e domani sera al Meazza arriverà la Salernitana di Davide Nicola e bisognerà tornare per forza al gol e alla vittoria che manca dall'8 febbraio nella sfida di Coppa Italia contro la Roma. La vittoria in campionato, invece, manca dal 23 gennaio (Inter-Venezia 2-1). Sono cinque le partite consecutive in cui l'Inter non trova la vittoria e anche qui bisogna tornare un po' indietro nel tempo per trovare una striscia cosi' lunga, per l'esattezza nel 2017/18 quanto i nerazzurri allora allenati da Luciano Spalletti misero in fila 8 partite senza successi tra dicembre e febbraio.
Attaccanti dalle polveri bagnate
Lautaro Martinez si è inceppato e non segna dal 17 dicembre, Alexis Sanchez va ad intermittenza e nonostante il tanto spazio reclamato e poi avuto non è quasi mai riuscito a fare la differenza. Edin Dzeko, invece, a quasi 36 anni è l'unico che sta tenendo un rendimento "alto" nonostante non stia trovando la porta. Felipe Caicedo non è giudicabile in quanto appena arrivato mentre ci si aspetta di più da qui a fine anno da Joaquin Correa più ai box che in campo in questa stagione e che potrebbe rivelarsi il vero acquisto di questi ultimi due mesi e mezzo visto che il club ha investito 31 milioni di euro per portarlo alla corte di Inzaghi. Sbloccarsi e vincere contro la Salernitana sarebbe anche un buon viatico in vista del ritorno di Champions League contro il Liverpool visto che l'Inter non è ancora matematicamente fuori dall'Europa nonostante il 2-0 dell'andata.
Non solo l'Europa, però, dato che poi ci saranno ben 12 finali in campionato per conquisatre la seconda stella e confermarsi dunque campione d'Italia battendo la concorrenza di Napoli, Milan e forse anche della Juventus.
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