5 maggio, una data agrodolce per i tifosi dell’Inter. Amara, molto amara quella del 2002 quando la squadra nerazzurra, all’epoca allenata da l’hombre vertical Hector Cuper, fu sconfitta in maniera inaspettata dalla Lazio di Alberto Zaccheroni. L’Inter arrivò alla sfida contro i biancocelesti, l'ultima di campionato, da prima in classifica e con tutti i favori del pronostico visto che la Lazio non aveva più obiettivi in quella stagione. Allo stadio Olimpico, però, si consumò il dramma: dopo che il primo tempo si concluse sul 2-2 con le reti di Di Biagio e Vieri per l’Inter e la doppietta del ceco Karel Poborsky per i biancocelesti. Nel secondo tempo i nerazzurri non scesero in campo e subirono le reti del grande ex Simeone e di Simone Inzaghi. Le lacrime di Materazzi ma soprattutto di Ronaldo, il Fenomeno, resero ancora più triste la giornata per i tifosi dell’Inter che si fecero scucire dal petto, dalla Juventus, già ampiamente cucito sulle maglie nerazzurre.
Otto anni dopo, però, il 5 maggio del 2010 è da considerarsi una data molto dolce per i colori nerazzurri. La squadra allenata, magistralmente, da José Mourinho, in questa data, vinse la finale di Coppa Italia, per uno a zero con il gol di Milito, contro la Roma di Ranieri e fu il primo passo verso la conquista del Triplete. Il 16 maggio, i nerazzurri ebbero poi la meglio, sempre per uno a zero con gol del Principe del Bernal, sul Siena del Presidente Mezzaroma ed arrivò il Tricolore numero 18 della storia del club di Corso Vittorio Emanuele.
Il 22 maggio, infine, l’Inter ultimò il Triplete trionfando per 2-0 nella finale di Champions League, giocata al Bernabeu, contro il Bayern Monaco di Louis van Gaal, conquistando la terza Coppa dei campioni della propria storia a distanza di 45 anni dall'ultima affermazione.
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