Inter, qui si sfascia tutto E ci si mette pure Icardi

Il procuratore alza il prezzo, Maurito non rinnova Voci sul Mancio: rivorrebbe il City? E Thohir tace

Inter, qui si sfascia tutto E ci si mette pure Icardi

Ieri ad Appiano non volava una mosca, sorrisi zero, Mancini tirato come poche altre volte a bordo campo con al fianco Piero Ausilio e il vicepresidente Javier Zanetti. Fuori dai cancelli una trentina di tifosi, applausi per Icardi.

Fassone non si è ancora visto, sabato sera ha chiamato dopo l'1-1 con il Parma e si è poi informato sulle reazioni del gruppo all'allenamento di Pasqua delle otto, tutti in orario, qualcuno addirittura un'ora in anticipo. Nessun segnale da Erick Thohir, un silenzio pesante.

Mancini ha posto il veto sulla cessione di Icardi, Thohir non mette neppure in discussione la continuità con Mancini. Sono le uniche certezze dalle quali riparte l'Inter e nonostante la squadra faccia di tutto per suicidarsi, minarne le fondamenta sembra il più popolare dei passatempi. Come il rifiuto di Icardi a rinnovare un contratto in scadenza nel 2018. La proposta dell'Inter è di 2,6 mln a stagione con prolungamento al 2019, più bonus legati al raggiungimento di alcuni obiettivi. La richiesta di Morano, il procuratore e non di Icardi, è di almeno 3 mln oppure una clausola rescissoria per fissare già l'eventuale prezzo del cartellino a 30 mln, in caso l'Inter non si attrezzasse adeguatamente per il titolo nella prossima stagione. È il procuratore Abian Morano che ha intravisto la possibilità concreta di muovere Maurito e portare a casa molti soldi. Ma attenzione, Morano è molto più di un agente per Icardi, è quasi un fratello.

Per Mancini nuovi rumors . Gira la voce che stia brigando per lasciare la scialuppa e ritornare al City con Sinisa Mihajlovic, eventualità che se confermata, avrebbe dell'incredibile per come sta organizzando la prossima stagione, gli sperticati elogi sul ritorno in ritiro a Riscone di Brunico, la faccia che ci sta mettendo per portare all'Inter i suoi prediletti. La rivoluzione di cui vaneggia poi è un evidente modo di dire. Per farla occorrerebbe vendere il meglio, e non è detto poi che con quel cash si otterrebbe di meglio.

Di sicuro sabato ci sono state delle conferme: Hernanes che entra al 45' della ripresa, D'Ambrosio in panca con Juan Jesus terzino sinistro, Puscas bruciato in tre quarti d'ora, Kovacic riserva, Handanovic ancora un tiro un gol, Brozovic e Shaqiri fantasmini di loro stessi, tutti segnali certi di quanto sta succedendo e delle scelte del Mancio. Pare che in caso di ingresso alla Roma di Marco Branca e Walter Mazzarri, Samir Handanovic sia certo di vestire in giallorosso. I tifosi non ne sembrano così disperati. È invece confermato il contatto con l'agente di Dybala, ma non per sostituire Icardi ma per affiancarlo a Icardi.

L'Inter non c'è più, non vince dal 26 febbraio

1-0 sul Celtic, fuori da tutto, di una sola cosa dovrebbero prendere coscienza i suoi giocatori: della loro conclamata inferiorità. Questo sarebbe un punto interessante da cui ripartire per chiudere almeno dignitosamente.

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