Sport

Inter-Spalletti, avanti fino a fine stagione. A giugno c'è Conte

L'Inter non cambierà guida tecnica a stagione in corso: parola di Giuseppe Marotta. Spalletti è saldo fino a giugno ma il primo candidato alla successione è Antonio Conte. Sullo sfondo anche Mourinho e Simeone

Inter-Spalletti, avanti fino a fine stagione. A giugno c'è Conte

L'Inter dovrà rialzarsi prontamente dopo tre partite di campionato in cui ha messo insieme un pareggio, contro il Sassuolo, e due sconfitte contro Torino e Bologna. I nerazzurri sono ancora al terzo posto in classifica a quota 40 punti ma dietro c'è un nutrito gruppo di squadre pronte ad approfittare di ogni passo falso della banda Spalletti. Il Milan di Gennaro Gattuso è quarto a quota 36 punti, mentre a quota 35 ci sono Roma, Lazio e Atalanta, infine c'è anche la Sampdoria di Marco Giampaolo e Fabio Quagliarella che insegue a quota 33 punti.

Luciano Spalletti è stato messo in discussione da parte della critica e da parte dei tifosi ma ieri sera ci ha pensato l'amministratore delegato Giuseppe Marotta a mettere a tacere le voci sul conto del tecnico di Certaldo: "La posizione di Spalletti è molto solida. Siamo in una situazione interlocutoria, ci sono ancora tante partite e siamo al terzo posto. La società è forte, la rosa competitiva e l'allenatore capace. Sono certo che ne verremmo fuori presto. Serve grande lucidità in questo finale di campionato. Io come dirigente negli ultimi 22 anni non ho mai esonerato un allenatore".

Nella giornata di ieri si era parlato di Esteban Cambiasso nel ruolo da traghettatore se Spalletti dovesse perdere anche a Parma ma questa ipotesi è stata scongiurata da Marotta stesso. A giugno, però, la rivoluzione pare certa con Antonio Conte in pole position per sedersi sulla panchina dell'Inter. Il tecnico leccese è un vecchio pallino di Suning e i rapporti privilegiati con lo stesso amministratore delegato potrebbero far decollare la trattativa.

Attenzione, però, perchè in corsa per la panchina dell'Inter c'è anche il vecchio amore José Mourinho e il cuore nerazzurro Diego Pablo Simeone.

Commenti