In Irlanda serve un miracolo. Ma Brunel ci credeRugby: altra sfida impossibile per l'Italia

In Irlanda serve un miracolo. Ma Brunel ci credeRugby: altra sfida impossibile per l'Italia

Dublino. In due settimane la sfida con le prime della classe, quelle che più di tutte hanno impressionato in questo Sei Nazioni. Dopo la doccia scozzese di due settimane fa all'Olimpico, l'Italia del rugby riparte dall'Irlanda (ore 15.30, diretta Dmax, canale 52). All'Aviva Stadium, Brunel cambia un po' per un'infermeria piuttosto affollata e un po' per girare l'andazzo azzurro. Non c'è Parisse, capitano torna Bortolami che i gradi non li vestiva dal mondiale del 2007. Cambio anche in mediana con Tebaldi affiancato da Orquera. Partita difficile contro un'Irlanda che abbiamo battuto solo un anno fa ma che è anche la squadra che ci somiglia di più. Da O'Connell a O'Driscoll tutti i segreti di una nazionale che a novembre ha fatto paura agli All Blacks e che insegue la vittoria finale.
La sconfitta contro la Scozia ha cambiato gli umori del gruppo azzurro. Il confortante inizio contro il Galles e i black out contro i francesi e gli highlanders hanno rivisto al ribasso le quotazioni azzurre con l'incubo del “whitewash” ovvero del cucchiaio di legno sempre più presente.

Brunel a questo ci pensa poco. Crede nei miracoli soprattutto quando sono difficili. Alla squadra ha chiesto di ricordarsi come era andata un anno fa quando per la prima volta conquistammo lo scalpo irlandese. In fondo è passato solo un anno.

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