Italbasket, buona la prima: Israele ko

Belinelli, Datome e Melli i migliori, partita dominata con difesa e tiri da 3

Oscar Eleni

Il viaggio dell'Italia nell'europeo di basket comincia come sognavano in pochi oltre la collina del buon senso: Israele strabattuta (69-48) davanti alla sua gente nel tempio dello Yad Elihau. Vince una squadra che sa bene chi sono i suoi architetti e i suoi operai. Un passo verso la conoscenza dei propri limiti, esaltando quello che serve nelle battaglie sportive: cuore prima del talento. Sì, certo l'inizio di Belinelli (5 su 6 da 3) è stato importante, vero che la squadra israeliana, modesta e sotto pressione, è stata subito messa nella rete da una super difesa che non ha pagato neppure le troppe palle perse (9 nei primi 2 quarti, 15 alla fine), ma serviva una prova collettiva dove tutti dovevano portare qualcosa di importante e tenere a 9 punti l'avversaria come è accaduto nel terzo quarto vuol dire qualcosa anche se siamo soltanto all'inizio del lungo viaggio.

Cenerentola può ballare nel giorno inaugurale che vede cadere la Lituania contro la Georgia dei pochi ma buoni. Ora si respira meglio su questo mare sotto la collina di primavera. Messina e la sua tela di ragno, la costruzione mentale di una squadra che gli ha risposto come succede quando si rinuncia ai talenti fasulli ed egoisti e si va a prendere il meglio da chi è disposto a darti tutto. Lo ha fatto Melli, con la difesa su Casspi, dopo essere state l'uomo di chiavi per tutti i suoi compagni: 8 punti e 10 rimbalzi. Lo è diventato Datome, 16 punti e 8 rimbalzi dopo aver scacciato i fantasmi del precampionato. Immenso Hackett per come ha gestito il potere sul campo e per come ha fatto funzionare muscoli e cervello. Stupefacente l'esordio del giovane Biligha e anche Cusin, 2 stoppate a testa, ci ha fatto dimenticare che al centro siamo sempre un po' troppo leggeri. Altro esordiente con l'anima dell'espada il cordobes Filloy.

Davanti dall'inizio, prendendo i 10 punti su cui scrivere la prima pagina di una storia che magari non finirà con medaglie, ma almeno comincia dando prova di verà forza mentale: 21 a15 dopo 10', l'ora di belinelli, 36-32 a metà gara pagando le palle perse. Gran terzo quarto 15-9, bella chiusura con un 18 a 7 che ha ammutolito la grande arena.

Iniziare bene per sapere di aver lavorato bene nella preparazione. Adesso un giorno di riposo cercando di capire dove si può migliorare, come si possono mascherare debolezze che la pochezza di Israele non ha saputo sfruttare.

Abbiamo una squadra con poco talento offensivo, ma proprio aver preso coscienza di questo ci ha permesso di non sbagliare il passo d'entrata.

Il fatto che la favorita Lituania sia già all'inseguimento, che i padroni di casa siano usciti umiliati ci dice che possiamo sperare in un piazzamento importante anche se la sconfitta dei favoriti francesi ad Helsinki, nel supplementare con la Finlandia, ci impone di andare cauti perché le partite che contano sono le prossime e quella che conterà di più sarà quella di ottavi di finale ad Istanbul del 9 settembre, dove però non sappiamo quale gatto dover inseguire.

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