
Se l'Italia ha perso contro la Macedonia del Nord vuol dire che è arrivata proprio alla frutta, per usare un gioco di parole poco simpatico all'indomani della cocente elminiazione dal playoff Mondiale. La nazionale campione d'Europa in carica ha fatto la partita contro il modesto avversario ma ciò che ha più stupito in negativo degli azzurri è stata sì la sconfitta ma anche l'incapacità di rendersi pericolosi in avanti contro la nazionale numero 66 del ranking Fifa. Il capitano Ciro Immobile non l'ha mai vista contro i macedoni e peggio ancora ha fatto Lorenzo Insigne mai pericoloso e sostituito, giustamente, nella ripresa.
Sterilità offensiva
L'unico del tridente a provarci realmente è stato Domenico Berardi che si è però divorato diverse occasioni da gol tra cui una che grida ancora vendetta perché a porta vuota. Secondo quanto riporta Fanpage.it, infatti, il vero emblema della dipartita azzurra è l'attaccante calabrese del Sassuolo. Il 27enne di Cariati, infatti, al 30' del primo tempo calcia debolmente a porta sguarnita permettendo così al portiere Dimitrievski di poter rientrare e parare agevolmente. 35 conclusioni totali e zero gol: troppo poco per una nazionale che solo 8 mesi fa ha vinto l'Europeo e ci si interroga anche su alcuni errori commessi dal commissario tecnico.
Attacco spuntato
L'Italia è ormai da anni senza un centravanti di peso, un trascinatore capace di fare la differenza come poteva fare Christian Vieri solo per citarne uno. L'indisponibilità di Federico Chiesa non ha sicuramente aiutato ma chiudere la sfida contro la Macedonia con il tridente formato da Pellegrini (centrocampista), Raspadori (giovanissimo) e Joao Pedro (esordiente) è sicuramente qualcosa di inedito.
A scaldare la tribuna sono rimasti a guardare Andrea Belotti, Nicolò Zaniolo e Gianluca Scamacca che avrebbero potuto essere utili vista la sterilità offensiva di ieri sera in un attonito Renzo Barbera che ha dovuto incassa il gol vittoria proprio da un ex giocatore rosanero.
Aver deciso poi di non convocare Mario Balotelli, che si sta comportando discretamente in Turchia, sarà sicuramente da prendere in esame visto che ieri contro la Macedonia del Nord, arcigna e ben organizzata, è mancato proprio l'ariete capace di colpire con un colpo di testa o con una giocata di fisico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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