L'Italia del basket fa un passo avanti sulla via della mondiale cinese battendo (70-65) la Lituania a Brescia, mentre l'Armani s'incarta a Kaunas (83-78) in Eurolega facendo un passo indietro sotto la statua del seminatore di stelle che illumina la contea.
Notte in maschera dove è difficile capire il vero e il falso, ma questo vuole chi sta nelle stanze dei bottoni e la notte del doppio confronto fra il basket italiano e quello più evoluto del Baltico ci ha detto che il livello dell'Eurolega resta eccellente, mentre quello delle Nazionali dei reduci, degli evasi da situazioni difficili, dei pochi rimasti, non è davvero facile da gustare e digerire se rischiano di stare fuori dal mondiale Slovenia o Croazia. Ce n'eravamo accorti nella sfida vinta proprio dai reduci croati sull'Ungheria, che tiene in gioco una delle scuole più importanti, anche se chi la rappresenta ora non è davvero parente riconoscibile.
Anche la Nazionale che ha potuto mettere in campo Sacchetti a Brescia è difficile da valutare, ma per fortuna ci sono nel gruppo uomini veri che sanno battersi, che sanno aiutare e ieri sera un graffio di Filloy, il buon inizio di Abass (11), la serata da giocatore quasi vero di Polonara (11 punti con 4 su 11 al tiro però, 7 rimbalzi), il canestro del respiro libero alla fine di Brian Sacchetti, qualche zampatina di Gentile nella notte fonda di Aradori (3 su 13 al tiro davanti a tanti amici in un palazzo strapieno) ci hanno permesso di avere una sosta piacevole sulla strada della seta. Ora a tre partite dalla fine del torneo di qualificazione per un mondiale allargato a 32 squadre ci manca una rosa per fare il mazzo della vittoria: potremmo già raccoglierla domenica a Danzica dove con gli azzurri volerà anche il Cinciarini che ieri ha cominciato benissimo con l'Armani salvo sparire quando la squadra ha smesso di giocare e si è fatta tramortire da un parziale di 18-0 nei 5 minuti finali del secondo quarto.
Per Azzurra Fremebonda le notizie buone arrivano dalla difesa che ha tenuto i lituani a 11 e 13 punti nei due tempi finali anche se le vecchie conoscenze Kalnietis(15) e Maciulis (10) ci hanno fatto penare. Due campioni che in Italia ci sono stati, andandosene non tanto felici e ieri neppure tropo rimpianti anche se erano il meglio di una squadra senza luce che ha stentato a fare 65 punti, rappresentante di un basket champagne abituato a mordere e fuggire. L'Italia che infligge la prima sconfitta alla Lituania già qualificata, quasi raggiungendola in classifica (16-17) ora dovrà vedersela con la Polonia che ieri ha spazzato via gli olandesi in casa loro.
Per l'Armani la notte magica dei lituani (Gudaitis 16 punti 7 rimbalzi, 3 stoppate) e Kuzminskas (14) non è bastata perché i tenorì, più James (2 su 9 al tiro), di un Micov svegliatosi nel finale alla baionetta (14) si sono confusi dopo una bella partenza nella notte
diventata bianca anche per l'8 su 16 ai tiri liberi. Ora Milano riposerà una settimana cercando di recuperare energie per la sfida al Forum con Gran Canaria, ma soprattutto Nedovic e magari anche il Della Valle utilizzato poco.
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