Italiani e inglesi tra continuità e rivoluzione

Italiani e inglesi tra continuità e rivoluzione

Il disinvolto tirar di dadi del pallone vuole che stasera Italia e Inghilterra rischino di trascinarci nella rivoluzione o nella continuità. Continuità se Liverpool e Tottenham si qualificheranno per gli ottavi di Champions a scapito di Napoli e Inter che, appunto, rappresenterebbero la rivoluzione.

Giusto per rinfrescare: l'anno passato gli ottavi di Champions contavano su cinque squadre inglesi, due delle quali sono quelle di stasera. Le italiane contavano solo su Roma e Juventus che, fra l'altro, sono già qualificate al prossimo turno e rappresentano la nostra continuità. Inter e Napoli sarebbero la novità, la rivoluzione al servizio di una tradizione antica e il colpo basso al superiority complex inglese, ben innervato dalle recenti prestazioni della nazionale. Senza dimenticare che i club della Premier hanno già una squadra in meno rispetto al 2017-18. Ce n'è per ogni gusto ma, dovendo pesare, sembra più difficile l'impresa del Napoli: il Liverpool è in testa al campionato inglese e non per caso è arrivato in finale l'anno passato. Il Tottenham avrà di fronte il Barcellona che, per quanto vacanziero, non può permettersi di perdere in casa vantando una lunga imbattibilità. Il gioco delle soluzioni probabili promette un aiutino alle italiane. Il gioco dei raffronti indiretti dice che Inter e Napoli sono distanti dalla Juve capolista, mentre i Reds guidano la Premier e il Totthenam è terzo a 6 punti.

Però, in Champions, il Napoli ha dimostrato qualità, è andato oltre le aspettative. L'Inter ha disperso meriti e possibilità con le sbadataggini che fanno parte del suo Dna: se andrà fuori avrà compiuto l'ennesima impresa al contrario. E, visto il mastodontico trend degli incassi europei, il signor Suning avrebbe diritto-dovere di far pagare qualche conto a giocatori e tecnico. Il Napoli merita invece, e comunque, un applauso. E fa paura. Lo ha dimostrato Jurgen Klopp (tutto il mondo è paese) appellandosi all'arbitro. «Niente scherzi!». Quando, per il business, il calcio inglese interessa all'Uefa molto più di quello italiano.

Quindi, e semmai, niente scherzi al calcio italiano. Se, invece, guardiamo al calcio ben giocato c'è il caso che il Napoli sia un polo d'attrazione. Ma risulta difficile pensare che Uefa, Champions e compagnia pallonara preferiscano il bel gioco al business.

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