Tokyo 2020

"Campioni imbroglioni...". Il vergognoso processo a Jacobs

Il Washington Post e il Times mettono sotto accusa l'atleta azzurro con assurde allusioni sul doping

"Campioni imbroglioni...". Il vergognoso processo a Jacobs

Mentre Tokyo 2020 trova la stella di Marcell Jacobs, il nuovo re dei 100 metri, dagli Stati Uniti arriva una polemica a dir poco vergognosa. Il Washington Post lo definisce "Obscure Italian from Texas" e accusa: "La storia recente dell'atletica mondiale è disseminata di campioni pop up rivelatisi poi imbroglioni col doping".

Nemmeno il tempo di ricevere le meritate celebrazioni e la leggendaria impresa di Jacobs già solleva immediate polemiche. La più fastidiosa è quella avanzata dal Washington Post, che in un articolo, lancia l'attacco: "Sarebbe ingiusto accusare Jacobs: a lui va dato il beneficio del dubbio, ma all'atletica no". L'allusione, nemmeno tanto velata, è che il risultato del velocista italiano - che ha vinto i 100 metri in 9"80 guarda caso proprio davanti all'americano Fred Kerley, che ha corso in 9"84 - non sia pulito. Un'ombra che evoca volutamente il peggiore dei sospetti per un'atleta: il doping.

Questa becera congettura del Post trova il suo fondamento nella storia recente dell'atletica mondiale, "disseminata di campioni pop up rivelatisi poi imbroglioni col doping". Sulle pagine del giornale statunitense, Jacobs diventa"Obscure Italian from Texas". Che significa "Sconosciuto", ma con quell'accezione di oscuro che avanza sospetti anche senza esplicitarli. Il commento successivo è decisamente più chiaro: "Non è colpa di Jacobs se la storia dell'atletica leggera fa sospettare per i miglioramenti così improvvisi e così enormi".

Il punto di vista ha trovato immediata sponda anche Oltremanica e non poteva essere altrimenti dopo il trionfo dell'Italia a Wembley. Il Times sentenzia: "Da Ben Johnson a Gatlin a Coleman, l'arrivo di una nuova stella mette in allerta". Al commento poi aggiunge una statistica: delle 50 migliori prestazioni mondiali sui 100 metri, tolte le 14 di Usain Bolt, ne restano 36. E di queste, addirittura 32 sono state prodotte da velocisti poi risultati positivi ai controlli antidoping.

Ma non finisce qui il capo dei corrispondenti sportivi del Times, Matt Lawton con un tweet molto dibattuto in rete, solleva ulteriori dubbi, sebbene non esplicitandoli: "Il nuovo campione olimpico dei 100 metri, Marcell Jacobs, ha rotto i 10 secondi per la prima volta a maggio. È venuto qui e ha corso 9,84 in semi e 9,80 per vincere. Ah bene". Insomma congetture senza senso, che celano un'unica certezza, la doppietta azzurra Euro 2020 e oro olimpico nei 100m ha fatto "rosicare" e non poco inglesi e americani.

Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?

Commenti