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La Juve "balla" sempre ma il Toro non fa festa CR7 salva (per ora) Pirlo

Sanabria ribalta Chiesa con 2 regali bianconeri. Il tecnico si gioca la Signora con l'amico Gattuso

La Juve "balla" sempre ma il Toro non fa festa CR7 salva (per ora) Pirlo

Un derby d'altri tempi. Nel senso agonistico del termine. Giocato (quasi) a viso aperto da entrambe le formazioni, con la Juve milionaria che ha rischiato di finire ko contro il povero Toro: 2-2 alla fine, decisivo un gol di Ronaldo a una dozzina di minuti dal gong e concesso dopo lungo consulto al Var. E quindi: la Signora inciampa ancora e perde due punti in classifica rispetto ad Atalanta e Napoli, complicando ancor più la rincorsa al quarto posto. Allo scudetto, ovviamente, nessuno pensa più e ci mancherebbe altro: squadra al solito slegata e tremebonda, tenuta in linea di galleggiamento solo da Chiesa e dalla fame di gol di CR7. Mercoledì, in casa contro il Napoli, sarà quasi un match da dentro o fuori: battendo il Crotone, la squadra di Gattuso ha infatti appaiato al quarto posto i bianconeri. Ma anche Pirlo si giocherà molto se non tutto. Quanto al Toro, ha compiuto un piccolo passo avanti verso la salvezza: ordinata e concreta, la squadra di Nicola. Con Sanabria autore di una doppietta, primo granata a segnare 2 gol alla Juve dopo Marco Ferrante, 21 anni fa.

In realtà la Juventus era anche partita bene. Chiesa scappava via a chiunque, partendo largo a sinistra e puntando il centro appena possibile. Due conclusioni dell'ex viola spaventavano il Toro, spedito all'angolo nonostante Nicola avesse scelto uno schieramento ardito con Verdi sulla linea dei centrocampisti e la coppia Sanabria-Belotti. Un pasticcio di Alex Sandro permetteva a Vojvoda di mettere in mezzo un pallone sul quale Belotti non arrivava, venendo però toccato duro da De Ligt: proteste, ma il Var non veniva nemmeno preso in considerazione. Poi Chiesa, sfruttando una dormita generale della difesa granata, combinava con Morata battendo Sirigu: settimo gol in campionato, dodicesimo stagionale. Pian piano, il Toro riemergeva dagli abissi: Rincon trovava quasi sulla linea la tibia di Alex Sandro, quindi Sanabria festeggiava il suo primo derby della Mole pareggiando con un colpo di testa dopo una respinta corta di Szczesny su conclusione di Mandragora. Juve raggiunta per l'ennesima volta in stagione, allora: Danilo, schierato in mezzo al campo, non poteva fare altro che giocare nella maniera più semplice possibile e così i bianconeri si affidavano al solito Cuadrado per creare superiorità e portare pericoli. E Ronaldo? Nel primo tempo meglio Morata, un cui colpo di testa veniva respinto da Sirigu. Come già accaduto all'andata degli ottavi di Champions contro il Porto, la Juve rientrava poi dagli spogliatoi a dir poco sonnolente: Kulusevski serviva un assist meraviglioso a Sanabria, il cui sinistro non era nulla di che ma piegava le mani di burro di Szczesny. Il tutto in 17 secondi: quel che seguiva era una reazione rabbiosa, fatta di palloni buttati in mezzo all'area, di mischie e ripartenze. Chiesa e Ronaldo, Ronaldo e Chiesa. Con un po' di Cuadrado. Sirigu diceva un paio di volte no al portoghese, salvo poi capitolare e deviare sul palo una conclusione di Bentancur.

Nel finale, dopo che Rabiot stava per entrare con la maglia di Frabotta (!), era però Szczesny a negare la gioia del gol allo scatenato Sanabria e a Baselli.

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