La Juve chiude vincendo. La curva alimenta il fantasma di Allegri

Dopo oltre un mese i bianconeri conquistano i tre punti. Qualche coro per il tecnico esonerato

La Juve chiude vincendo. La curva alimenta il fantasma di Allegri
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Torino Più che la partita, il contorno. Con la vittoria della Coppa Italia da festeggiare ma senza Massimiliano Allegri per le note vicende. Con l'ormai scontato arrivo di Thiago Motta in panchina e un terzo posto da raggiungere sulla carta molto facilmente visto il ko di venerdì sera del Marassi del Bologna. E anche - perché no la presenza in bianconero numero 327 di Alex Sandro, che (con la fascia di capitano) raggiunge così Pavel Nedved al primo posto tra gli stranieri senza però poterlo superare, dal momento che è in scadenza di contratto e in partenza. A corollario di tutto ciò, oltre alla premiazione di Di Gregorio (prossimo juventino) come miglior portiere del campionato, uno Juventus-Monza sostanzialmente inutile per le implicazioni di classifica e che ha anche rappresentato l'ultima volta sulla panchina brianzola di Raffaele Palladino, il quale proprio contro la Signora aveva vissuto il proprio esordio su una panchina di serie A: ne è venuto fuori, al cospetto della curva Sud parzialmente in sciopero ma protagonista di qualche coro pro Allegri, un match anche divertente e vinto 2-0 dai bianconeri grazie alla reti nel primo tempo di Chiesa e proprio di Alex Sandro.

Montero, come previsto, lancia Fagioli dal primo minuto e sceglie il tridente senza Vlahovic ma con Milik affiancato da Yildiz e Chiesa. Parte meglio il Monza (bravo Perin su colpo di testa di D'Ambrosio), ma la Juve c'è: Fagioli, titolare per la prima volta dopo la squalifica, colpisce la traversa con una conclusione dal limite, poi è Izzo a salvare quasi sulla linea un pallone pericoloso dopo un'iniziativa di Yildiz. I bianconeri sono aggressivi, il Monza pasticcia in qualche uscita e Chiesa ne approfitta con un'azione di forza e un sinistro vincente. Tempo un paio di minuti e arriva il raddoppio: angolo di Fagioli e tocco ravvicinato (di spalla, più che di testa) di Alex Sandro, che chiude così nel migliore dei modi la propria avventura a Torino.

Segue una ripresa in cui i brianzoli (con Djuric a dare peso all'attacco) cercano di riportarsi in partita, sbattendo però contro l'eterno terzo portiere bianconero Pinsoglio: Chiesa si vede negare la doppietta dal palo, Fagioli dipinge un assist per lo stesso numero 7, Alex Sandro si gode la standing ovation ed esordisce addirittura Djalo.

Dopo sei pareggi di fila, la Juve ritrova così la vittoria e chiude da terza in classifica, concedendosi poi all'abbraccio della sua gente celebrando la Coppa Italia: giro d'onore per tutti, saluti, baci e appuntamento alla prossima stagione. Quando in panchina ci sarà Thiago Motta e la Signora proverà a cambiare pelle.

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