La Juve dei top player guarda la serie A dall'alto

Preso Ogbonna, Conte si gode Llorente e Tevez. Ma vuole anche Jovetic, Zuniga o Kolarov. Elkann: "Noi la squadra da battere"

La Juve dei top player guarda la serie A dall'alto

Pronta a partire, venerdì a Chatillon. Pur se a ranghi ridotti, causa la presenza in rosa di una decina di nazionali. La Juventus che ha già indottrinato Llorente («cercheremo di vincere il terzo tricolore di fila, cosa che alla società manca dagli anni '30») non intende fare sconti a nessuno: è fin d'ora la regina del mercato, ha goduto nel presentare al mondo Tevez (9 milioni al Manchester City, più 6 di bonus) e lo stesso Llorente (svincolato) assistendo quasi divertita ai patemi e per certi versi anche alle angosce delle sue più dirette concorrenti. Ieri è stato anche il giorno in cui si è definito l'arrivo di Ogbonna dal Toro, primo caso nella storia di un giovane cresciuto nel vivaio granata e passato ai cugini-rivali: 12 milioni subito più tre di bonus, con la possibilità che nei prossimi giorni la metà del cartellino di Immobile di proprietà juventina venga comunque girata alla società di Cairo.
Agnelli, Marotta e Conte si sono piazzati sulla riva del fiume: vinti due scudetti consecutivi, hanno più o meno baruffato per una decina di giorni salvo scoprirsi ancora interessati a rimanere sulla stessa barca. Poi, mentre il tecnico partiva per il viaggio di nozze, il direttore generale e il ds Paratici hanno scatenato gli entusiasmi del popolo bianconero firmando Tevez: maglia numero 10 con finalmente un padrone, l'agognato top player arrivato con tanti saluti al Milan e la sensazione che anche nei prossimi mesi la Signora non farà sconti a nessuno. In mezzo, l'approvazione della chiusura di bilancio che - pur non comunicata ufficialmente - si assesterà intorno a un rosso di una quindicina di milioni a fronte di un buco non di molto inferiore ai 50 dello scorso esercizio.

«Siamo ancora la squadra da battere», ha già detto John Elkann. Conte sottoscriverà, gioco forza. E intanto, preso Ogbonna che comincerà a lavorare con la sua nuova squadra fin dal ritiro in Valle d'Aosta, gli ultimi sogni riguardano Jovetic (30, anche se la corte del Manchester City si fa sempre più insistente) e uno tra Zuniga (scadenza 2014) e Kolarov: di riffa o di raffa, probabile che sarà accontentato. Per la serie: pur senza regalare soldi in giro e tenendo presente che sono stati intanto riscattati Asamoah (9) e Peluso (4), la Signora ha ancora di che spendere. Deve anche vendere, certo: ma intanto ha le idee chiare e tutte le intenzioni di accontentare il proprio allenatore. Il quale ha imposto la non cessione di Pogba, Vidal (cha lamenta il mancato rinnovo del contratto) e Marchisio, mentre non si opporrebbe alla partenza di Mirko Vucinic: da imprescindibile che era, il montenegrino - pagato 15 milioni alla Roma due estati fa - servirebbe a fare cassa e ben vengano allora gli interessamenti di Zenit, Tottenham, Manchester United e persino Napoli. Poi, sempre per racimolare denaro fresco, ci sono Matri (29 gol in 83 presenze) e Quagliarella (26 e 79): due scudetti di fila per entrambi, sanno benissimo di essere sulla lista dei partenti ma intendono avere voce in capitolo preferendo rimanere in Italia piuttosto che emigrare altrove. Alessandro il Bello ambisce a ritrovare Allegri al Milan, peraltro sua base di partenza, mentre Fabio-gol direbbe sì alla Fiorentina infischiandosene (o quasi) dei soldi che guadagnerebbe di più in Russia o Spagna.

Pian piano, la matassa si scioglierà comunque. Di sicuro, prima di quanto riusciranno a fare Milan & C. Dopo di che, se anche non arrivasse Jovetic - sul quale il Napoli ha tentato l'affondo - la Signora si avvicinerà alla prossima stagione con la sensazione di avere comunque migliorato il proprio organico spendendo la “miseria” di 40 milioni se si tiene conto solo della prima squadra: di questi tempi, non pare davvero poco.

Così come non deve essere sottovalutato il fatto che Marotta abbia ancora il pallino in mano riguardo il futuro di giovani attaccanti di belle speranze quali Gabbiadini, Immobile, Boakye e Zaza, cui si aggiungerà quasi certamente anche il giovane Berardi (Sassuolo): meglio insomma che la concorrenza si dia una bella sveglia.

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